domenica 10 gennaio 2021

MORGON - 30/08

Morgon si era messo in fila, al suo solito posto, in fondo alla fila, vicino a Tabitha.
Di tanto in tanto si voltava indietro. Paranoia? Paura? Forse. Ma forse era anche l'idea che aveva il mezz'elfo di gruppo, laddove uno proteggeva le spalle all'altro.
Ed ora aveva qualcosa di ancora più prezioso da proteggere, qualcuno.
Si voltò appena verso di lei e poi l'ennesimo intoppo. Si fermarono e Morgon quasi andò a sbattere contro chi lo precedeva.
"Ops scusami..." disse alzando la mano in segno di scusa.
L'ennesima magra figura.
Non volle andare a vedere il baratro e di proposito non volle partecipare alla discussione di come attraversare l'ennesimo problema sul loro cammino. Non era per l'idea di non valere nulla o altro. Questa volta almeno non era quello il pensiero dominante. Si ricordò delle parole di suo nonno, che lui riteneva ancora oggi una delle persone più sagge che avesse mai conosciuto. Suo nonno era solito dire che troppe teste non avrebbero trovato il modo di raccogliere le mele dall'albero e queste sarebbero marcite. Meglio lasciare decidere poche teste di fiducia, ed era questa la cosa importante. Trovare qualcuno di cui fidarsi. E Morgon lo aveva fatto. Si fidava.
Sorrise a Tabitha mentre prendeva l'arco ed incoccava una freccia voltandosi indietro verso il cammino appena percorso.

NON GDR
Morgon presta attenzione al cammino appena percorso per evitare di venir sorpresi.

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