Quando si erano messi in marcia quella mattina, Tabitha si era affiancata come gli ultimi giorni a Morgon nella retroguardia, perchè ormai quello lo considerava il suo posto. E ne era orgogliosa e felice, perchè lasciarle quel compito implicava che tutti gli altri - compreso anche Morgon - si fidavano di lei. E la fiducia era una cosa bellissima.
Il gruppo si era fermato quando erano giunti al Pozzo della Morte, in un primo momento la drow rimase indecisa se andare a vedere o meno, poi però andò a dare un'occhiata, rimanendo letteralmente a bocca aperta davanti all'enorme cascata che cadeva nel vuoto.
"Accidenti..." aveva mormorato tornando rapidamente nel corridoio a fare la guardia.
"Chissà se troveranno un'idea o dovremo cambiare strada..." aveva aggiunto dopo un po', quasi parlando tra sè e sè. Aveva sorriso a Morgon ed era tornata in silenzio, a guardare la strada da cui erano arrivati.
Lei non ne sapeva niente né di magia, né di costruzioni o fisica, se fosse stata sola non avrebbe avuto altra scelta che prendere una strada alternativa, ma ora non era più sola, era in quel gruppo di persone, e aveva fiducia che qualcuno avrebbe trovato una soluzione per passare.
Dopo un po' un gruppetto di cui faceva parte anche Kelly sfilò nel corridoio: stavano andando a recuperare il materiale per costruire un ponte a quanto pareva.
Tabitha sorrise alla sorella, contenta di vedere che sembrava abbastanza a suo agio nel gruppo, quindi riprese la sua guardia.
Il tempo scorreva lento: qualcuno passeggiava vicino al Pozzo, qualcuno riposava, lei dal canto suo si sedette a terra con l'arco a portata di mano. Guardava il corridoio, in cui erano spariti Kel-hatril e gli altri, sperando di non ricevere alcuna sorpresa, godendosi il silenzio rotto dallo scrosciare dell'acqua e la compagnia di Morgon che era a poca distanza da lei. Si trovò a riflettere che, per quanto le piacesse molto chiacchierare con lui, era molto bello anche condividere quel silenzio tranquillo. Era... rilassante.
Poi ci fu un rumore e, immediatamente, l'elfa alzò la testa in ascolto. Gettò un'occhiata a Morgon: anche lui l'aveva sentito. Senza dire nulla incoccò una freccia puntando un ginocchio a terra, trattenne quasi il fiato nell'attesa, ma quando vide Bognus sorrise abbassando l'arco.
Subito il gruppo si mise al lavoro e, dopo un po', dichiararono che potevano attraversare la passerella.
Tabitha attese pazientemente il suo turno, continuando a fare la guardia nelle retrovie ma, quando finalmente toccò a lei, non riuscì proprio ad evitare di alzare lo sguardo per vedere quell'enorme massa d'acqua che si infrangeva sulla tettoia invisibile sopra la sua testa. Era spaventoso e affascinante al tempo stesso, qualcosa che mai e poi mai avrebbe pensato di poter vedere. Attraversare la passerella fu un'esperienza da brividi: di paura ma anche per l'entusiasmo, perchè era qualcosa di veramente incredibile, e lo stava affrontando grazie alle persone che l'avevano accolta.
Forse fu infantile, ma non riuscì a trattenersi e, appena arrivata dall'altra parte, raggiunse sua sorella, guardandola con gli occhi sgranati che brillavano. "É stato pazzesco! Non avevo mai visto qualcosa di simile!"
Le sorrise, come se le avesse appena regalato qualcosa di bellissimo, quindi tornò a fianco di Morgon, pronta a continuare ad assolvere al suo compito.
Camminarono un altro po' nei corridoi, quindi si fermarono di nuovo.
Tabitha si rabbuiò quando vide i corpi a terra e distolse immediatamente lo sguardo, dispiaciuta perché aveva capito che dovevano essere i compagni di Argenta. Sospirando si affrettò a riprendere il suo posto a fianco di Morgon, controllando la strada che avevano appena percorso.
"É la sala dove avevano sorpreso il gruppo di Argenta..." mormorò al bardo, prendendo un bel respiro per calmare il battito del cuore e concentrarsi sul buio.
Non doveva pensare a quelle povere anime, ormai per loro non c'era più nulla da fare, invece lei e i suoi compagni erano ancora vivi, e svolgere bene il suo compito era importante per aumentare le probabilità di continuare ad esserlo.
Nessun commento:
Posta un commento