venerdì 7 maggio 2021

JEAN - 02/09

Il darokiniano prese a salire circospetto, ma sempre più rapidamente via via che il silenzio della vallata non veniva rotto che dai normali rumori della natura. Una volta in cima, muovendosi con cautela e con la mano sull’elsa della spada, si affacciò sul rialzo da cui proveniva il fumo…
Jean rimase un attimo a bocca aperta. La chiuse, la riaprì e si voltò in direzione dei compagni, come per capire se anche loro stavano vedendo la medesima scena o se aveva le traveggole. L’espressione di genuino stupore che vi trovò, gli dette abbastanza conferme da avanzare con passo più tranquillo e le mani in vista.
La grassa donna che gli stava dinanzi pareva essere stata appena teletrasportata su quella terrazza di roccia da una delle taverne di Specularum. L’essere invitati dinanzi al fuoco di bivacco che adesso scoppiettava allegramente fuori dalla grotta, gli appariva strano quasi quanto quell’assurdo anfitrione, ma sentire il nome di Filth conferiva alla scena una punta comica quasi irresistibile.
Jean si mise a ridere nervosamente:
“Piacere nostro, Scortum. Il mio nome è Jean Tannen, di Darokin - eseguì un cenno di saluto ed abbracciò idealmente con quello seguente gli altri componenti del gruppo - con Ghino, Indevar ed Issus. Ultimo non per importanza. Mi rendo conto che il penetrante afrore di Filth possa aver solleticato una narice finanche da questa distanza, pur tuttavia dovresti cortesemente dirmi cosa pluridannazione ne sai tu di lui e, di grazia e già che ci siamo, perché cazzo ti stai preparando una bella colazione in montagna abbigliata come una che pare appena scesa da una tre alberi di ritorno dalla costa di Ylaruam?"

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