Se n'era stata lì, ad esaminare la carcassa di quell'enorme
scarafaggione, mentre gli altri discorrevano con il vecchio nano che
almeno s'era degnato di rivelare il proprio nome, tra le miriadi di
frasi sbraitate contro tutto e tutti. Le importava ben poco di quei
discorsi, le labbra rimasero serrate e mute, lasciando ai soli orecchi
il compito di ascoltare ed assimilare tutto, senza trascurare nessun
dettaglio. Poi arrivò la consueta vibrazione del terreno, assieme alle
risate sbellicate del nano. D'Istinto rinunciò alla carne dello
scarafaggione e si alzò di scatto, le mani corsero alle impugnature
delle lame ai fianchi, una lieve fitta le partì dalla schiena ancora
ammaccata e dalle ferite alle braccia, ma cercò di non badarci. Si
accorse però che stavolta la vittima non era lei, ma qualcuno dei
compagni che s'era spinto troppo lontano. Uno sguardo carico di rabbia
venne indirizzato nella direzione dell'attacco, rabbia che la risata del
nano contribuiva a scatenare *Ringrazia gli Dei che sei un nano,o
saresti finito come lui* Pensò, mentre assistette alla scena senza poter
far nulla.
Annuì nella direzione dell'halfling, era d'accordo anche lei in merito a quella frase. Poi, sentì la voce di Morgon, mentre le prendeva la mano con delicatezza, facendola impercettibilmente irrigidire un poco.>[Ghino] "Dobbiamo toglierci da qui, forza...spostiamoci su una zona dove quei bestioni non possano arrivare..."
>[Morgon]"Coraggio, vieni con me... non è il caso di lanciarsi in un'impresa eroica proprio ora, sono convinto che i miei compagni se la caverano più che bene come hanno fatto finora. Seguiamo Ghino... per favore..."
Lo guardò per qualche secondo, poi le sue labbra si schiusero e donarono poche, ma calme parole al Bardo
"Va
bene, seguiremo Ghino su un terreno sicuro...ma dobbiamo aiutare lo
spadaccino.Non per impresa eroica, ma semplicemente...in un branco,non
si lasciano indietro i compagni...ed io so quanto possa far male quella
bestiaccia e quella roba che ha addosso.Se posso, non me ne starò a
guardare."
Concluse
la frase con un lieve sorriso, un lampo di determinazione nei suoi
occhi chiari fissi in quelli altrui. Era coraggiosa, lo era sempre
stata. Soprattutto, lo era quando qualcuno di quello che lei iniziava a
ritenere il suo branco era in pericolo. Sciolse dolcemente la presa
dalla mano del Bardo, facendogli capire che era più per disabitudine nel
gesto che per reale fastidio, e col capo fece cenno a Morgon di andare.
Mentre il suo corpo già si muoveva nella direzione scelta,
probabilmente vicino al Bardo, furono all'halfling che vennero dirette
poche parole
"Ghino, ti seguiamo, facci strada su un terreno sicuro. Andiamo ad aiutare Jean."
Poi,
le labbra si serrarono e fu solo il corpo a muoversi nel modo migliore
possibile consentito dalle membra ammaccate e ferite.
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