Di fronte all'atteggiamento aggressivo di Kreena ed Aryn (ed in qualche
misura anche di Scarlett), il vecchio nano fremette visibilmente e parve
sul punto di reagire con altrettanta aggressività, ma poi Haza si
intromise con atteggiamento più conciliante e dopo parecchi secondi
riuscì nell'intento di calmare almeno un po' il suo simile.
«Amico, dici?», replicò il vecchio, ancora fumante di collera. «Ho
qualche difficoltà a crederlo... "amico"... visto che avete invaso la
mia valle in quindici, armati fino ai denti, e che come ambasciatori, se
così si possono chiamare, avete mandato avanti quel bisteccone
ricoperto di lamiera, tu, con il tuo bel mazzafrusto a portata di mano e
quella puzzola allampanata che lo vedrebbe anche un cieco che è uno che
traffica in cose arcane. Poi, pochi passi dietro, un mezzo esercito di
tipacci a dar man forte. Nessuno che abbia deposto le armi. Nessuno che
abbia mostrato il classico panno bianco della pace. Niente di tutto
questo! Quindi come faccio a credervi se dite che venite in pace?». Il
suo tono cambiò, passando al sarcastico. «D'altronde, "ipocrita come un
paladino": non è così che si dice? Tante belle parole, ma la mano sempre
pronta sull elsa della spada. PAH!». Sputò stizzosamente e poi si
spostò rapido fino ad andare a riprendersi la sua ascia. «Lo so
benissimo che siete in troppi perché possa tenervi testa, ma un nano non
muore disarmato, specie se aggredito da una puzzolente banda di
rapinatori mandati da quel figlio di una zoccola impestata di un Tarbek.
Non è forse per questo che siete qui?».
«Comunque per ora voglio provare a stare al tuo gioco, Haza il
probabilmente-rinnegato», riprese dopo un altro visibile sforzo per
frenare il prurito alla mani, «e quindi risponderò alle tue domande...
delle quali d'altronde immagino che tu sappia già la risposta. Il mio
nome, per esempio: Bognus Manodiferro... o il caro Tarbek si era
dimenticato di dirtelo? I miei problemi con Tarastia? I miei problemi
con gli dei, direi piuttosto, quegli infingardi che hanno creato questo
calderone in cui viviamo e che ora se ne stanno lì, con i loro culoni
posati su una nuvoletta, a godersi le nostre preghiere ed a ghignare
sulle nostre sventure. Le mie preghiere? Le mie bestemmie, piuttosto!».
Bognus si volse attorno, accennando con un ampio gesto circolare al
luogo in cui si trovavano. «Tu qui vedi botteghe? O bancarelle? Qui ci
passano solo coboldi, e pure di rado. E allora cosa ti fa pensare che io
qui venda armature e gingilli del genere? Cos'è, un altro dettaglio che
quel cane rognoso di Tarbek aveva omesso di spiegarvi? Ti dico io come
stanno le cose, allora: io vendo tutto a quel porco, che viene qui una
volta o due all'anno e si porta via tutte le mie belle opere per quattro
puzzolenti monete... solo che a quanto pare adesso ha deciso che anche
quella miseria sia troppo e vi ha mandati a rapinarmi». Allargò le
braccia. «Ebbene, fate pure! Così, dopo avermi ammazzato, quell'idiota
forse riuscirà a rendersi conto che la fabbrica delle armature avrà
chiuso definitivamente l'attività!». Si guardò attorno con aria di
sfida. «Su, allora, cosa aspettate? Chi vuol essere il primo ad
assaggiare la mia ascia?».
Tuttavia, mentre faceva scorrere lo sguardo dall'uno all'altro, di colpo
si arrestò e scoppiò a ridere. «Ma guarda quello!», sbottò notando Jean
che girellava lentamente nei dintorni apparentemente alla ricerca di
qualcosa (NdG: le frecce, che peraltro non trova). «Vedo male o è un
umano? E poi dicono che io sono pazzo... LUI è pazzo, a passeggiare così
in un territorio abitato dagli ankheg...».
Fece giusto in tempo a finire la frase che Jean percepì la solita vibrazione sotto i piedi...
Un nuovo ankheg sbucò dal terreno, ma Jean riuscì a non venire scagliato
in aria grazie alla sua agilità; tuttavia non poté evitare il morso
delle mandibole del mostro ed il conseguente contatto con la sua saliva
acida (0+6+2pf, più 1pf di danno da acido nel round seguente se non
riuscirà a ripulirsi). A sua volta Jean non poté fare nulla in reazione,
avendo ripulito e riposto le armi e trovandosi con il solo arco in mano
e senza la freccia già incoccata. Tutti gli altri non poterono far
altro che osservare esterrefatti la scena inattesa, mentre il vecchio
nano si sbellicava dal ridere...
[NdG] Tutti gli altri sono ad uno o due round di distanza da Jean (che
stabilirò con un tiro di probabilità per chi deciderà di accorrere ad
aiutarlo).
[NdG] Quand'è che avevo detto che di ankheg là sotto non ce n'erano più? ^______________________________________^
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