Quando le tre culle andarono in pezzi, Samael
sorrise. Uscì. Attese qualche istante, solo per accorgersi che la loro
supposizione, sua e del Giglio, non aveva condotto a nulla. Si concentrò
allora sulle parole che gli altri si scambiarono. Sentì che Aryn lo
nominò, ma non capì il perchè.
Quando arrivarono innanzi al
tempio, dopo aver sentito rinfacciarsi comportamenti passati che ormai
solo i più potenti maghi potevano modificare spostandosi nel tempo,
iniziò ad averne a sufficienza.
Samael si lancia invisibilità
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