Piuttosto stupiti in volto, Bryosk ed il suo prediletto Arkoby se ne rimasero a fissare la schiena del presuntuoso nano che si allontanava. Sulla faccia di Bryosk, per la verità, oltre che stupore c'era anche un'ombra di preoccupazione.
«Quel nano non ha capito nulla di cosa intendevate con "le migliori difese spesso non si vedono", vero, padrone?», chiese Arkoby dopo qualche secondo speso a metabolizzare la sparata di Haza.
«Temo proprio di no», sospirò il Conte. «Temo proprio di no, ragazzo mio... Spero solo che il suo ruolo nel gruppo si limiti solo al tirar botte, perché se dovremo fare affidamento anche sulla sua intelligenza ci sarà poco da ridere».
«Quel nano non ha capito nulla di cosa intendevate con "le migliori difese spesso non si vedono", vero, padrone?», chiese Arkoby dopo qualche secondo speso a metabolizzare la sparata di Haza.
«Temo proprio di no», sospirò il Conte. «Temo proprio di no, ragazzo mio... Spero solo che il suo ruolo nel gruppo si limiti solo al tirar botte, perché se dovremo fare affidamento anche sulla sua intelligenza ci sarà poco da ridere».
«Beh, mal che vada ci sono sempre quegli altri, no?», azzardò il ragazzo.
«Vero, ma stando al caro Arawan questi sarebbero migliori, sia come talento che come lealtà», osservò Bryosk, «anche se ora come ora comincio a nutrire qualche dubbio...». Poi levando gli occhi al cielo ed agitando i pugni grassocci sbottò: «Ah, Raxxla della malora, che tu possa essere dannato! Chi ti ha mandato a turbare la mia serenità, maledetto?!? Non potevi saltare fuori tra un secolo o due?...».
Detto questo allungò il braccio, trasse a sé Arkoby per un lungo bacio lascivo e poi concluse: «Su, ciccino caro, andiamo a lavarci via in una bella vasca profumata questo tanfo di ferraglia nanesca...».
[NdG] Ok, allora Haza se ne va a nanna: a che punto stanno gli altri?
Nessun commento:
Posta un commento