Kayne aveva seguito il gruppo in silenzio. L'immagine di una voragine aperta dall'indifferente furia di Gea, che veniva riempita da tutta quell'inutile apparenza, gli passò per la mente quasi ad ogni passo. E il Conte in mezzo, con solo la sua vita come unico bene rimastogli. Ma Gea per partito preso, non esaudiva mai le sue preghiere, per cui il Conte non rischiava nulla, da quel punto di vista.
Entrato nella sala dove il padrone di casa li attendeva, Kayne si fermò accanto alla porta, con la schiena appoggiata al muro. Lasciò che fossero gli altri a parlare, mentre all'immagine di prima si aggiungeva quella del Conte, steso sul suo triclinio, dolorante per un attacco di cervicale. Un sorriso morbido gli increspò le labbra.
"Personalmente io sono pronto a partire anche adesso." rispose alla domanda del Conte con tono neutro. I problemi della città e del Conte in particolare gli interessavano relativamente. Il suo obiettivo era andare a caccia di Orchi, ma se per arrivare fino a destinazione occorreva il beneplacito del Conte, tanto valeva fare buon viso a cattiva sorte.
Entrato nella sala dove il padrone di casa li attendeva, Kayne si fermò accanto alla porta, con la schiena appoggiata al muro. Lasciò che fossero gli altri a parlare, mentre all'immagine di prima si aggiungeva quella del Conte, steso sul suo triclinio, dolorante per un attacco di cervicale. Un sorriso morbido gli increspò le labbra.
"Personalmente io sono pronto a partire anche adesso." rispose alla domanda del Conte con tono neutro. I problemi della città e del Conte in particolare gli interessavano relativamente. Il suo obiettivo era andare a caccia di Orchi, ma se per arrivare fino a destinazione occorreva il beneplacito del Conte, tanto valeva fare buon viso a cattiva sorte.
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