Immagino che avrete già notato che la data è cambiata: i vostri PG hanno fatto la nanna e sono tutti belli freschi e riposati, pronti per affrontare una giornata che potrebbe essere importante. Potrebbe...
Nel caso qualcuno stesse provando l'irrefrenabile impulso di scrivere ancora qualcosa di relativo al giorno 15, può sempre ricorrere al flashback, altrimenti ogni post d'ora in poi sarà relativo al giorno 16/08 (finché si passerà al giorno 17, ovviamente!).
Non voglio forzare nessuno ad andare necessariamente da Bryosk, quindi se qualcuno vorrà fare qualcosa di diverso non dovrà fare altro che dirlo (fatto salvo comunque di dare il proprio consenso, o dissenso, in merito alla missione proposta dal caro nobiluomo). Do comunque per scontato che tutti i pg verso metà mattina siano nella sala comune della taverna di Trinkwein, chi a fare colazione, chi a bersi la prima birra della giornata, chi a scrivere cartoline, o quant'altro. Chi avesse idee contrarie, al solito, deve solo dirlo...
[GdR]
Bello comodo a mattina inoltrata il giovane Arkoby fece il suo ingresso nella sala comune della taverna di Trinkwein, spalleggiato senza troppo dar nell'occhio da due impeccabili guardie della truppa di rappresentanza di Bryosk.
Una volta abituata la vista alla penombra del locale il giovane si guardò intorno, individuò ad un tavolo alcune delle facce che andava cercando e si diresse alla loro volta: «Buon giorno a voi, miei signori», esordì con la sua vocetta morbida. «Come avrete già immaginato mi manda il mio padrone, il Conte Bryosk, che sarebbe felice di ricevere una vostra visita per discutere sulla sua proposta e, nel caso vi dichiaraste interessati, per fornirvi qualche informazione in più in merito. Anzi, per l'esattezza», si corresse subito, «per fornirvi tutte le informazioni in suo possesso che potrebbero aiutarvi nello svolgimento del vostro compito».
Finita la prima parte del discorso Arkoby si concesse una breve pausa, poi inspirò a fondo, gettò un'occhiata misuratamente disgustata al cibo che alcuni del gruppo stavano consumando, espirò altrettanto a fondo ed aggiunse: «Se vorrete gradire, il padrone sarà anche lieto di avervi come ospiti a pranzo mentre discuterete insieme sui vari aspetti del vostro incarico. Ciò detto, a più tardi, signori...». Alla fine del suo discorsetto la sua espressione mutò visibilmente, da ansiosa a sollevata: aveva svolto il suo compitino a dovere...
Con l'aria di essere stato colto da un'improvvisa necessità di aria fresca, il ragazzo si allontanò verso l'uscita ancheggiando graziosamente, seguito con aria impassibile dalle due guardie.
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