giovedì 23 giugno 2016

HAZA - 16/08 - LISTA 03

Dopo la serata di incontri imprevisti, Haza si era ritirato nelle sue stanze.
Aveva tutto pronto per l'indomani, e tuttavia volle ricontrollare ancora il suo zaino ed ogni dettaglio di armi ed armatura. Prese il proprio mazzafrusto, e lo roteo' un paio di volte lentamente ma con perizia, sfiorando il pavimento ed il giaciglio. Presto sarebbe tornato ad usarlo. Un sorriso che era anche un ghigno gli si disegno'
sul volto: Tarastia avrebbe dovuto attendere ancora perche' il suo antico servo restituisse ai suoi veri seguaci quell'arma che gli era consacrata. Haza avrebbe ancora usato le sue proprieta' mentre ne malediceva il nome, che era l'unica soddisfazione, l'unica ritorsione possibile rimastagli.

Si corico' sul giaciglio, pensando alla dimora del conte e all'indomani. E al giorno dopo ancora.
Cosi' i pensieri si tramutarono in sogni, ed Haza divenne ancora una volta l'eroe della propria famiglia, l'orgoglio dei nipoti, il protettore dei fratelli. Svegliarsi alla dura realta', volle dire ricordare che nessun'altro portava il suo stesso patronimico, ormai. Pensare al futuro la sera l'aveva condotto a pensare al passato al
mattino, rabbuiando la sua giornata.

Si mosse con gli altri per andare al palazzo del Conte, quando il damerino venne a chiamarli.
Lui conosceva la strada, ma anche gli altri non ebbero granche' bisogno che lui intervenisse a guidare i loro passi, non era difficile seguire le indicazioni lasciate la sera prima.

Non riconobbe le guardie alla porta, probabilmente era cambiato il turno di guardia. Dentro, trovo' cio' che si era aspettato, la versione diurna del lassismo che aveva gia' visto. Nulla di nuovo, nulla di deplorevole, molto di sciatto e futile. Gente persa dietro i piaceri di una vita fin troppo caduca.

Senza parlare ne' sedersi, impalato in piedi al pari del Paladino, Haza si pose alle spalle di Aryn, pur non nascondendosi dietro di lui. Era anzi certo che il Conte lo avesse visto e riconosciuto come lui lo stava vedendo, ma non aveva intenzione di fiatare. Solo se non si fosse fatto accenno a mappe da consultare, avrebbe personalmente chiesto di poterne vedere ed avere. altrimenti, non un fiato sarebbe uscito dalla sua bocca, nemmeno in segno di saluto.

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