mercoledì 7 settembre 2016

DUNGEON MASTER - 16/08 - LISTA 03

Lo sguardo di Issus dardeggiava continuamente dall'uno all'altro dei presenti: molto bene, tutto pareva sotto controllo: la Rossa si stava sdraiando sul pavimento, come le aveva ordinato, e gli altri tre se ne erano andati buoni buoni spalle al muro e lontani dalla porta.

Già... la porta...

Il pensiero gli corse per un attimo al vecchio eremita pazzo: sì, lui avrebbe saputo come liberarlo da quelle presenze nella sua povera testa! LE PRESENZE! Al solo pensiero gli parve che un urlo gli trafiggesse la mente.

Sì, ma sarebbe mai riuscito ad arrivare dal vecchio nelle condizioni in cui si trovava? No, probabilmente no. Però c'era un altro modo per riacquistare la libertà. Definitivamente. L'idea non gli sorrideva per niente, ma tutto sarebbe stato meglio della sua condizione attuale, con la testa piena di incubi e quei monaci deficienti che lo trattavano come se il deficiente fosse lui e non loro.


In fondo, cosa ci sarebbe voluto? Un istante solamente: voltare la lama verso il ventre, gettarsi prono al suolo, la spada che si fa strada nella carne molle dell'addome, pochi minuti di agonia e poi... finalmente... la libertà!

Un ricordo: le parole di una donna, probabilmente una qualche monaca dell'orfanotrofio, che gli ripeteva giorno dopo giorno che chi nella vita uccide poi finisce in pasto ai demoni. Ubbìe! Già, ma se poi fosse invece vero? Lo sguardo gli corse di nuovo alla porta, al vecchio eremita pazzo: forse, tutto sommato, valeva la pena di rischiare la fuga...

Issus esitò... e questa fu la sua rovina.

Il suo sguardo esercitato colse il movimento della mano del ragazzone che correva quasi di nascosto ad un ciondolo che portava al collo.

«Ehi! Tu! Via la mano!», urlò subito, ma già le labbra del ragazzone si stavano muovendo.

Erano due gli utilizzatori di magia, non uno! Mentre alla labbra di Issus saliva una bestemmia, un lampo di luce gli ferì lo sguardo (NdG: TS fallito). Disorientato, il sicario barcollò mentre gli occhi gli si riempivano di bagliori bianchi, gialli e rossastri. Percepì l'impatto di un piccolo corpo muscoloso che gli piombava addosso e gli faceva saltare di mano la spada: l'halfling, maledetto lui!

Ancora un istante e le tenebre di un magico sonno calarono su di lui...

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