giovedì 20 ottobre 2016

DUNGEON MASTER - 16/08 - LISTA 03

Non appena ebbe voltato nella viuzza Issus emise un fischio modulato, chiaramente una specie di segnale, al che alcune sagome si staccarono dall'oscurità e si dileguarono rapidamente giù per la stradina.

«Le mie truppe ausiliarie», spiegò Issus con un risolino. «Un gruppetto di mendicanti che avrebbero dovuto attorniare i tuoi compagni, se per caso fossi venuta accompagnata, per distrarli mentre tu te la saresti filata via con me. Magari i tuoi amici ci avrebbero potuto rimettere qualche moneta, ma sempre meglio quello che correre il rischio di scoprire l'accesso al mio rifugio segreto, con tutte le conseguenze del caso. Ma ora sbrighiamoci: anche se so che una volta a casa dovrò assoggettarmi a varie ore di sofferenze atroci, sono impaziente di trovarmi di nuovo là al sicuro: devo ammetterlo, la mia permanenza presso i monaci non ha avuto un effetto positivo sul mio stato complessivo, né fisico, né mentale...».

Detto questo Issus si staccò da Scarlett e si avviò a passo svelto, ma non al punto di mettere in difficoltà la maga, passando con disinvoltura da una zona d'ombra all'altra: nel giro di poco più di un quarto d'ora i due si arrestarono al margine di una piazza deserta.

«Ci siamo», annunciò Issus. «Ora sto per violare la mia regola più ferrea: lasciar conoscere il mio rifugio a qualcuno e consentire che sopravviva a questa scoperta. Credo che tu capisca la portata di quanto sto per fare: so che ti devo molto ed intendo onorare il mio impegno fino in fondo, ma per arrivare a questo devo fare una cosa per me del tutto nuova: fidarmi completamente di qualcuno. Ti prego, Scarlett, non mi deludere. Ora seguimi e rimani vicina a me».

Issus si avviò lungo il perimetro della piazza fino a raggiungere una specie di antro ricavato al di sotto di un edificio in disuso, poi prese la mano della ragazza e si inoltrò nella penombra.

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