Dichiarata chiusa la riunione, il Conte Bryosk rieseguì a ritroso tutte
le complicate operazioni per far uscire Haza, Indevar, Morgon e Sorcius
dall'area dei suoi uffici. Raggiunta la sala dei triclini li accompagnò
personalmente attraverso il patio ed il parco fino al cancello
d'ingresso, dilungandosi per tutto il tempo in abbastanza superflui
consigli, raccomandazioni e suggerimenti per la loro missione. Infine,
giunti al cancello, li congedò con molti auguri di buona fortuna.
I quattro si misero sulla strada verso la loro locanda, abbastanza di buon passo visto che l'appetito cominciava a farsi sentire, ma purtroppo, in quel quartiere di belle residenze chiuse da alti muri di cinta e, data l'ora, con praticamente nessuno per strada, ci misero poco ad accorgersi di essere nei guai.
Due figure si staccarono dalle ombre dal fondo della strada che stavano percorrendo e si incamminarono con calma verso di loro: una sagoma gigantesca dal passo pesante ed una più piccola dalla corporatura snella. D'istinto i quattro si voltarono e, com'era da aspettarsi, due altre figure erano in cammino alle loro spalle: dalle sagome, si sarebbero detti un uomo ed un halfling. Dall'unica strada laterale che i quattro avrebbero potuto sperare di infilare per sfuggire all'agguato, infine, vennero fuori altre due sagome: un uomo abbastanza alto e di corporatura normale ed un piccoletto che pareva muoversi a scatti, come fosse caricato a molla.
I quattro si misero sulla strada verso la loro locanda, abbastanza di buon passo visto che l'appetito cominciava a farsi sentire, ma purtroppo, in quel quartiere di belle residenze chiuse da alti muri di cinta e, data l'ora, con praticamente nessuno per strada, ci misero poco ad accorgersi di essere nei guai.
Due figure si staccarono dalle ombre dal fondo della strada che stavano percorrendo e si incamminarono con calma verso di loro: una sagoma gigantesca dal passo pesante ed una più piccola dalla corporatura snella. D'istinto i quattro si voltarono e, com'era da aspettarsi, due altre figure erano in cammino alle loro spalle: dalle sagome, si sarebbero detti un uomo ed un halfling. Dall'unica strada laterale che i quattro avrebbero potuto sperare di infilare per sfuggire all'agguato, infine, vennero fuori altre due sagome: un uomo abbastanza alto e di corporatura normale ed un piccoletto che pareva muoversi a scatti, come fosse caricato a molla.
I sei si avvicinarono fino a circondare il gruppo ed il gigante si fece avanti: portava con sé un tanfo di decenni di docce mai fatte e la sua alitosi era quasi letale, ma quel che era peggio era il completo allestimento da battaglia che si portava addosso. Per non parlare poi dell'occhio cattivo, molto cattivo...
«E così voi sareste i fringuellini che starebbero cercando di soffiarci il sorcio di sotto il naso, eh?», esordì con una voce perfettamente in linea con il suo aspetto mentre picchiettava rudemente con l'indice contro il petto di Indevar. «Sarà meglio per voi se vi togliete dalla palle, prima di subito, e lasciate a noi questa faccenda, come è giusto».
«Ehi!», saltò su il piccoletto caricato a molla. «Ma quella specie di uomo rasoterra io lo conosco! È quel rompiballe che ieri sera si mise a strepitare verso il chierico spilungone mentre lo stavo pedinando!».
Nel contempo, si udì l'inconfondibile suono di un arco che viene teso...
[NdG] AGPG di Haza, Indevar, Morgon e Sorcius, please...
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