mercoledì 19 ottobre 2016

DUNGEON MASTER - 16/08 - LISTA 03

I due gentiluomini ubriachi non riuscivano proprio a capacitarsi: «Ma come, dolcesha?», obiettò uno dei due. «E cosha shi fareshti qui, allora? Di shera e tutta shola sholetta? She non shei una... hic!... prosh... prosh... com'è che shi dishe?... inshomma, una batt... una di quelle, ecco!... cosha diavolo shei?».

«Io però una ragasha di vita con tutto quel mantello addosho non l'ho mai vishta, in effetti...», osservò l'altro, perplesso.

«Ecco, appunto!», disse all'improvviso una voce da dietro le spalle dei due ubriachi, accompagnata dal suono attutito di una lama che usciva dal fodero. «Lasciate stare la mia ragazza, voi due! E tu, tesoro, potrai mai perdonarmi per aver fatto così tardi?».

«Ahi!», esclamò uno dei due ubriachi nel sentirsi pungere leggermente una natica. «Ma inshomma!».

«Ahi!», esclamò subito dopo anche l'altro, per lo stesso motivo. «Ma che diamine!».

«Fuori dalle palle, voi due!», esclamò perentoria la voce dietro di loro. «Sciò!».

I due gaudenti non se lo fecero ripetere due volte e accompagnati da una mezza risata dello sconosciuto si affrettarono ad allontanarsi.

«Vogliamo andare, *amore*?», motteggiò l'uomo. «Il nostro *nido* ci aspetta...». Prendendo sottobraccio la ragazza si avviò a passo tranquillo, come si conviene ad una coppia di innamorati, guarda caso proprio prendendo la via laterale dalla quale erano sbucati i due ubriachi.

«Mi dispiace per l'incidente, Scarlett», disse sottovoce Issus mentre camminavano stretti stretti, «stavo per raggiungerti quando quei due spiriti allegri sono saltati fuori e mi hanno costretto a tornare a nascondermi. Ora vediamo di recuperare la situazione: appena svoltato l'angolo ti lascerò andare e ti precederò, poi tu mi seguirai facendo quello che faccio io. Non ci vorrà molto: la mia tana è in un vecchio magazzino non molto lontano da qui, allungando un po' il passo in un quarto d'ora ci siamo».

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