Mentre
osservava quella frana, udì il coboldo parlare in un linguaggio
decisamente sgradevole e gutturale, almeno per lei che non lo conosceva.
A lui si unirono nel discorso anche la Rossa, il Mago e la Mora, in una
curiosa quanto incomprensibile cacofonia di suoni. Per fortuna la Maga
tradusse tutto in linguaggio comune, rendendo partecipe l'intero gruppo e
subito arrivarono le prime opinioni. D'istinto si ritrovò a guardare
Sorcius e Ghino, alzando lievemente il sopracciglio, con fare scettico,
valutando loro proposta di scalare la frana, e si rivolse ad entrambi.
"Anche
se fosse una trappola, cosa che non credo, non è comunque facile
smuovere il fianco di una montagna in questo modo.La frana è recente,
decisamente instabile, e l'altezza è elevata, una scalata sarebbe
rischiosa."
Lo sguardo passò ad osservare lo spadaccino e nell'udire quelle parole non poté far a meno di sorridere lievemente. Aveva espresso il suo esatto pensiero, semplicemente in modo più...colorito.>{Jean}Quindi, tanto per essere chiari, allargherei leggermente l'ordine di marcia ed a costo di rallentare muoverei ad armi sguainate subito dopo aver attraversato il guado..."
"Per
quanto i nostri modi siano decisamente differenti...mi trovo d'accordo
con quanto hai detto. La prudenza non è mai troppa, anche attraversando
un guado."
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