Finito di studiare, Scarlett riordinò le sue cose, si agganciò le sacche
alla cintura e, come ultima cosa, richiamò Boo che stava ancora
scorrazzando lì attorno.
Sentì parte del discorso che stava facendo
Vixiar a quanti di loro preferivano un approccio magari meno diretto al
nemico, e la risposta di Jean che non tardò ad arrivare.
Capiva
l'intento collaborativo del mago, animato sicuramente da buone
intenzioni, ma capiva altrettanto bene la posizione dello spadaccino e
non poteva dargli torto. Anzi, diciamo pure che era d'accordo con lui.
Quando
la discussione fu terminata, Scarlett si avvicinò a Vixiar. "Comprendo
il motivo del tuo discorso, e in linea di massima potrebbe essere un
modo per evitare di arrostire qualcuno involontariamente se quel
qualcuno guardasse e, presupponiamo, capisse, cosa facciamo noi maghi,
ma questo in un ipotetico scontro in cui si ha tempo di valutare cosa
ognuno di noi ha in testa di fare... quindi il discorso di Jean ha senso
Vixiar." un leggero sorriso piegò le labbra della ragazza, quasi a
volergli dire che gli stava facendo quel discorso per fargli comprendere
il punto di vista di Jean... che probabilmente non si discostava molto
da quello di altri.
"Quando siamo in combattimento tutto è
molto concitato e noi maghi, come anche i chierici, possiamo permetterci
di utilizzare i nostri poteri anche grazie a chi va a combattere e
tiene impegnato il nemico. Il problema è che mentre noi stiamo fermi e
richiamiamo un incantesimo, il resto del mondo continua a muoversi e
loro son costretti a fare altrettanto per la loro e la nostra vita, e il
più delle volte dubito abbiano il tempo materiale di guardare e capire
cosa facciamo noi e quindi poi decidere se intervenire o meno, anche
perchè per loro è difficile intuire da quello che diciamo e da come ci
muoviamo se stiamo per lanciare una palla di fuoco o un innocuo
incantesimo difensivo, di conseguenza potrebbero perdere l'opportunità
di un attacco decisivo solo perchè nel dubbio di venir colpiti da noi...
Se contro i bugbear Issus e Jean si fossero fermati a domandarsi che
diamine di incantesimo io stessi facendo prima di arrivare ad aiutarmi,
io probabilmente ora forse non sarei qui, o quantomeno avrei serie
difficoltà di movimento. Quindi tra me che sono relativamente ferma e
posso guardare l'intero campo di battaglia, e loro che magari stanno
cercando il modo migliore di attaccare un nemico per prenderlo di
sorpresa o semplicemente stanno cercando di non farsi infilzare in
svariati modi bhe, sono io quella che ha più probabilità di vederli e
quindi decidere di fare o non fare un incantesimo. Non posso chiedere a
Issus di controllare ogni istante dove sono io per assicurarsi di non
trovarsi su una mia traiettoria di tiro, che per altro potrei cambiare
all'improvviso, perchè a quel punto lui non combatterebbe per guardare
me, o lo farebbe prestando la metà dell'attenzione che dovrebbe
metterci... e per quanto, almeno personalmente, vorrei sempre essere
d'aiuto in combattimento, dando il mio supporto in modo continuativo,
c'è da accettare che il nostro essere maghi può comportare il dover
aspettare per usare un incantesimo, proprio perchè se siamo in una zona
di relativa tranquillità abbiamo anche una visione dell'insieme che ci
dà modo di poter decidere." Con un ultimo sorriso e la speranza che
Vixiar avrebbe compreso il discorso, Scarlett tornò al suo posto nella
fila.
Stavano camminando da qualche ora quando
la calma della loro camminata fu interrotta da un improvviso rumore
seguito da un ruggito e un altro verso animale di dolore.
Scarlett
si mise subito a guardare verso l'alto alla ricerca della fonte del
trambusto, trovandola poi in una cerva che cadde sul sentiero davanti a
loro ansante e ferita.
Vixiar disse qualcosa riguardo il
finire la cerva prima di concentrarsi un incantesimo. Dal canto suo
Scarlett stava invece cercando di calmare Boo che di botto aveva
iniziato a muoversi in modo irrequieto nella sua sacca dove fino a poco
prima stava dormendo pacifico. "State attenti... Boo non è molto
tranquillo, il che mi fa pensare che il responsabile della caduta della
cerva sia nei paraggi..."
Accarezzando il furetto con una
mano nella sacca, Scarlett riprese a osservare il pendio, gettando
qualche occhiata alla cerva a terra. "Io non me ne intendo molto, ma a
occhio la poveretta non mi pare con una zampa nella fossa... Elwing, se
ti va poi di controllarla, sempre se te lo permette ovviamente, direi
che possiamo vedere se può vivere o meno..."
Nessun commento:
Posta un commento