Un lieve sorriso di ringraziamento piegò le labbra di Scarlett in
risposta al commento di Aryn sulla sua memoria. Era anche quello il suo
ruolo nel gruppo dopotutto, lei non aveva dalla sua la forza o l'agilità
per combattere in prima linea, ma aveva la testa, ed era quella la sua
arma.
Ghino finalmente riemerse dal bosco e riferì quanto aveva
potuto constatare, al che Scarlett tornò ad assumere l'espressione
pensierosa di poco prima, questa volta però guardando la cerva e non più
il pendio. Non le piaceva: più di qualcosa non tornava in tutta quella
situazione.
E mentre lei lo pensava, sia Elwing che Issus al
suo fianco espressero lo stesso dubbio. Per qualche istante la maga
rimase ad osservare la cerva, poi lentamente annuì. "Diciamo che posso
provare tesoro..." asserì con un lieve sorriso prima di rivolgersi alla
ranger, "Elwing, quello che farò non dovrebbe darle alcun fastidio,
anzi: non dovrebbe proprio rendersi conto dell'incantesimo, ma tieni
d'occhio le sue reazioni...potrebbero dire molto..."
In quel
momento Vixiar ipotizzò che potesse trattarsi di un essere immondo e
prese a parlare all'animale in una lingua che avrebbe fatto sembrare il
draconico di Scarlett musica per le orecchie.
La cerva reagì
inizialmente come una qualunque bestia: si voltò verso il suono
sconosciuto e, valutandolo come innocuo, tornò a guardare l'umano più
vicino.
Senza alcuna risposta particolare da parte
dell'animale, Vixiar si allontanò proponendo di ucciderla comunque e
Scarlett si trovò a scrollare leggermente il capo.
A quel punto qualcosa si accese improvvisamente nella cerva che decise di alzarsi e andarsene.
*Piuttosto vispa per avere quegli squarci nel fianco*
Senza
perdere tempo Scarlett tese una mano davanti a sé e, muovendosi dietro
la cerva per essere certa di raggiungerla con il suo potere, prese a
salmodiare una formula magica che le illuminò gli occhi di luce
rossastra...
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