lunedì 19 aprile 2021

DUNGEON MASTER - 02/09

Secondo gli accordi presi con Kradak, gli avventurieri scesero tutti insieme fino al fiume e si apprestarono ad una guardinga attesa che in effetti nessuno sapeva quanto avrebbe potuto durare.

In realtà non durò poi molto, giusto il tempo ragionevole perché l'inviato di Ahrar tornasse dal suo re a riferire e perché la delegazione di coboldi potesse prepararsi ed uscire dal campo: ciò che infine comparve dalla curva della valle fu una piccola processione che, volendo apparire pomposa secondo il modo di vedere dei coboldi, in effetti agli occhi umani appariva più che altro un po' buffa.

In testa c'era un picchetto di una mezza dozzina di armigeri con alla testa quello che forse doveva essere un ufficiale: i sei cercavano di marciare al passo, tutti impettiti, ma non erano mai più di quattro o cinque a riuscirci contemporaneamente e sembravano volersi dare via via il cambio su chi sbagliava il ritmo; l'ufficiale, da parte sua, li aiutava a sbagliare tenendo una cadenza piuttosto irregolare. A seguire
c'erano nell'ordine: Kradak, da solo ed ancora munito del suo scudo bianco della pace; due sciamani, o maghi, o quel che fossero, muniti di bastoni e vestiti con tuniche ricoperte di perline, teschi di piccoli
animali, ossicini e quant'altro; otto coboldi disarmati in due file di quattro che reggevano sulle spalle una piattaforma sulla quale troneggiava - e oscillava alquanto - una specie di sedile di legno su cui aveva preso posto il loro nuovo re; infine, altri sei armigeri con relativo ufficiale, che erano stati scelti per chiudere la delegazione in quanto meno bravi a marciare di quelli in testa alla colonna.

La processione si arrestò ad una decina di passi dagli avventurieri, il picchetto all'avanguardia si divise in due gruppi per farsi da parte e Kradak si fece avanti nel corridoio così formato. «Noi venuti pochi»,
esordì, «così tu no preoccupa: vero corteo di re mooolto più lungo. Ma noi amici, no serve grande corteo». Tacque per qualche momento, scrutando dubbioso il gruppo che anche ad alcuni metri di distanza pareva comunque torreggiare su di lui. «Mmmh... regola dice tu inchina a re, ma io crede tu no vuole inchinare. Io però chiede uguale: tu inchina a Re Ahrar Liberatore Di Coboldi?».

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