domenica 15 ottobre 2017

ELWING - 25/08 - LISTA 03

Finalmente era ora di muoversi, ormai avevano l'ingresso libero, i cadaveri erano stati gettati giù dalla scarpata ed avevano deciso l'ordine di marcia. Quando le passarono davanti i primi del gruppo, coloro che sarebbero stati in testa alla colonna, le venne spontaneo un veloce commento a bassa voce "Fate attenzione", così come naturale e rapido fu lo sguardo indirizzato soprattutto a Jean, visto il recente trascorso con gli Ankheg e l'apparente sua capacità di andarsi a cercare i guai avventurandosi da solo in mezzo al pericolo. Aspettò che entrassero tutti, poi anche lei s'inoltrò all'interno della miniera, precedendo i due componenti della retroguardia. Si ritrovò immersa nel ventre della montagna, fatto di cruda roccia, seppur fiocamente il passaggio era illuminato, cosa che le consentì di vedere dove poggiava i piedi e di osservare tutto attorno a sé. Travature a sostenere la volta di pietra, unico residuo dell'utilizzo che un tempo quella montagna poteva avere, traboccante di minerali. Procedette in silenzio, con calma, cercando di fare meno rumore possibile, cercando, di tanto in tanto, con gli occhi per tutto il tragitto tracce di Vita vegetale serpeggiante tra le fenditure della roccia. Le venne naturale compiere quella ricerca silenziosa, pensando tra sé e sé che forse poteva trovare qualcosa di utile. (NdG per DM: trovo qualcosa di utile?erba/muschio/bacche?). Poi arrivò in un piccolo vestibolo, ornato di rottami ed attrezzi da minatore arrugginiti ed ormai di nessuna utilità. Certo era davvero troppo piccolo per dormire tutti lì dentro.

>[Jean] "Beh se ci mettiamo a dormire qua siete pregati di consumare una cena frugale... la prima flatulenza potrebbe trasformare questo posto in una trappola mortale. Certo, non ci sarà spazio per le effusioni romantiche, ma chissà se e quando troveremo qualcosa di più adeguato?"
Lo sguardo del darokiniano passò rapidissimo su Elwing, per poi abbracciare di nuovo il resto della stanza e le sue scabre pareti di roccia.

>[Kreena] "Pensi non verra' nessuno a dare il cambio ai due li' dietro? E non si accorgeranno che sono mort...non esattamente vivi?" - aggiunse,
abbassando ancora la voce dopo un'occhiata ad Arhar.Scosse il capo. "Io guardo cosa c'e' avanti. Dobbiamo attraversare il campo prima possibile, altro che riposino..."  

Pur arrivando quasi per ultima, riuscì ad ascoltare comunque quel breve scambio di battute e vide con chiarezza Kreena allontanarsi per andare in avanscoperta, seguita da Sorcius. Incrociò lo sguardo dello spadaccino, soffermandosi in esso per qualche secondo, poi gli occhi si posarono sui membri del gruppo, come a sincerarsi che fossero tutti lì, sani e salvi.

"Se qualcuno vuole riposare, anche per poco, può farlo mentre siamo fermi. Non c'è molto spazio, ma almeno possiamo rinfocillarci prima di riprendere la marcia."

Parlò con tranquillità, il viso che sembrava essere una lastra di perfetta calma, mentre si mosse verso il fondo del piccolo vestibolo, portandosi vicino al passaggio preso da Kreena. Poggiò la schiena contro la parete rocciosa, a poca distanza da Jean, tolse il cappuccio dal capo per respirare meglio e masticò un pezzo di carne secca che aveva recuperato dallo zaino, per recuperare le energie. Di tanto in tanto chiuse gli occhi, rubando istanti per riposarsi e rilassare i nervi, e tuttavia rimase sempre vigile, i sensi tesi al massimo. "Speriamo di uscire alla svelta da qui. Non mi piacerebbe finire in trappola." Fu poco più di un sussurro il suo, udibile solo da chi fosse stato vicino a dove si trovava lei, che esprimeva la tensione che si stava accumulando sotto quel viso apparentemente tranquillo.

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