Aveva sgranato gli occhi, incredula, assistendo alla discussione, seppur
breve, tra Haza ed Aryn, di certo non se l'aspettava. Scosse la testa,
leggermente, come a voler scacciar via quella piccola parentesi per lei
completamente inaspettata che l'aveva colta di sorpresa, mentre Scarlett
li redarguiva per bene con la sua eloquenza e diplomazia, neanche
avesse a che fare con due bambini, poi rispose al Mago.
"Non so ancora se si potrà usare l'arco, dipende da com'è fatta la grata e da quanto spazio di manovra ci sarà. Vedremo."
Era
stata molto diretta e pratica nelle sue parole. Sapeva di cosa stava
parlando e non era ancora certa di riuscire ad utilizzare l'arco,
c'erano troppe incognite da svelare. Poi finalmente si mossero,
lasciarono quel piccolo vestibolo e s'inoltrarono nel tunnel in cui era
sparita Kreena poco prima in esplorazione. La ranger si pose appena
prima della retroguardia, come all'andata, perciò fu una delle ultime a
giungere nel secondo vestibolo, decisamente più ampio rispetto al
precedente. Si guardò attorno, osservando in totale silenzio quel posto.
Due porte, una a nord, l'altra ad est, entrambe sbarrate. Sempre a
nord, un corridoio, dal quale si sentiva un chiacchiericcio gracchiante
nella medesima lingua del piccolo Ahrar. Dovevano esserci i famosi
coboldi di guardia. Sempre in quel corridoio, appena visibile nella
penombra, un altro tunnel sulla destra, a 3 m di distanza dal vestibolo
dove si trovavano ora. Dell'inferriata, ancora nessuna traccia.
Probabilmente era più avanti. Decise comunque di rimanere nelle retrovie
e si spostò verso il punto da cui erano appena entrati nel vestibolo.
Non disse nulla, semplicemente agì nel più totale silenzio, andandosi a
posizionare contro la parete del corridoio appena lasciato alle spalle.
Rimase lì, le mani poggiate sulle impugnature delle lame ai fianchi, lo
sguardo puntato proprio sul corridoio appena percorso. Sarebbe rimasta
di guardia finché non si fossero mossi di nuovo. Non voleva che
venissero presi alle spalle, per nessun motivo.
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