Di nuovo, un altro cenno del capo indirizzato alla Rossa, poi disse semplicemente a mezzavoce "Fai attenzione.". Era il suo modo di esprimere affetto e preoccupazione, oltre ad appoggiare la sua decisione, anche se i tratti affilati del viso erano una lastra di marmo, dietro la cui calma apparente si celava la consueta determinazione della ranger. Dopo quelle poche parole, il suo sguardo chiaro tornò a sorvegliare il corridoio. Si sarebbe mossa assieme al resto del gruppo, al momento opportuno, rimanendo come sempre appena prima della retroguardia.>[Scarlett] "Bene, io sono pronta, posso andare anche subito a mettere a nanna i coboldi." affermò decisa Scarlett ricambiando lo sguardo di Kreena.
Questo blog raccoglie le avventure che il mio personaggio, Morgon, un mezz'elfo bardo, sta vivendo nella nuova lista di D&D giocato via email a cui partecipo. Ogni post sarà una semplice replica delle email che i vari giocatori della lista si scambiano. Potrete anche voi seguire le nostre avventure!
venerdì 27 ottobre 2017
ELWING - 25/08 - LISTA 03
Rimase di sentinella al corridoio che avevano percorso da poco per
arrivare fin lì, lasciando agli altri il compito di esplorare il
vestibolo e le stanze annesse. Mentre il suo sguardo permaneva fisso a
scrutare la penombra fittizia del tunnel, ascoltò ogni parola emersa dal
gruppo, partendo da Ghino, fino ad arrivare poi alle informazioni
riportate da Kreena e concludere con le parole della Maga. Si voltò
appena, per pochi istanti, lasciando incrociare i suoi occhi con quelli
delle altre due donne del gruppo. In quell'attimo che durò solamente
miseri secondi, seppur estremamente diverse tra loro per temperamento e
modi di fare, i loro sguardi espressero la medesima cosa, uniti dallo
stesso sentimento. Anche a lei, come alla Rossa ed a Kreena, non andava a
genio che ci fosse qualcuno imprigionato lì. Semplicemente, non
concepiva il concetto stesso della prigionia, se poi ad essa era unita
anche la tortura, cosa che era probabile, il tutto le piaceva ancora
meno. Quindi, non poté far a meno di appoggiare l'intenzione di liberare
chi avessero trovato in gabbia, esprimendo il proprio consenso in
silenzio, attraverso quello sguardo intercorso rapido tra loro ed un
lieve cenno del capo.
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