Aryn non prese molto parte alle discussioni e non lo avrebbe fatto
nemmeno in futuro, tanto non hanno mai ascoltato una mezza parola di
quello che dice e, anzi, viene anche schernito alla prima occasione.
Quindi non avrebbe sprecato fiato, ne proposto tattiche di sorta...erano
un contigente di avventurieri...non un gruppo. Iniziava a perdere un
po' il filo di quella missione, c'era un grande male da estirpare, erano
partiti nella speranza di riuscire a capirci qualcosa di più poi per
strada si erano aggiunti diversi sconoscitui (di cui ancora non sapeva
praticamente nulla, ma sembravano godere di fiducia da parte degli
altri) e come se non bastasse il suo ordine a quanto pare era corrotto
ai vertici...forse doveva fermarsi e ritrovare la pace nella sua fede
prima...dopo tutto erano ormai anni che era stato ordinato ma non ebbe
mai risposta dei suoi rapporti o altro. Non era interessato alla
politica, ne al rango era ancora giovane...ma se tutti i suoi rapporti
fossero stati intercettati da paladini corrotti dal male per usare
quelle informazioni contro l'ordine? Alcune di quelle informazioni
avrebbero potuto garantire la promozione di qualche uomo senza scrupoli
interno all'ordine...Il solo pensiero lo fece rabbrividere, il male era
serpeggiato fra i campioni di Halav...come è potuto succedere? Con
l'umore cupo continuò ad ascoltare distrattamente le varie discussioni
della comitiva, guardò Kreena...e sospirò. Probabilmente era una
relazione quasi impossibile fra loro..."relazione"... in realtà non era
nemmeno sicuro ci fosse qualcosa da parte di lei ma ci sperava e ci
voleva credere...non poteva sempre andare tutto per il verso sbagliato
no? Lei aveva la rara capacità di farlo sentire vivo...in fondo non è
per preservare l'amore che i Paladini combattono? Avrebbe difeso Kreena
con la vita se necessario, era stato addestrato per difendere la vita e
la luce. Continuò a farsi attanagliare da pensieri cupi e aspettò che
decidessero dove volevano che lui si posizionasse; infine seguì tutti e
sedici i componenti, che nutrivano la speranza di muoversi tutti e
sedici silenziosamente, dentro una miniera dove probabilmente un
sassolino che cade avrebbe fatto eco per mezza giornata. >
"Se carico, cerca di starmi appresso senza perderti in chiacchiere." si raccomando' con l'umano.
-Come vuoi, se mi chiedi di non parlare non aprirò bocca nemmeno per pregare Halav e risanare le tue ferite, sono un uomo di parola, non temere. Vedi tu.-
Disse Aryn con il tono di chi semplicemente constatava un dato di fatto. Lui manteneva fede alle promesse purtroppo!
-Muoviamoci.-
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