Insieme a tutti gli altri si arrampicò lungo la parete scoscesa che
li avrebbe portati al di sopra dell'ingresso della miniera. Ghino e
Kreena si occuparono delle guardie, mentre lui espletava un impellente
bisogno fisiologico leggermente discosto dal resto del gruppo. Ascoltò
il dibattito sull'ordine di marcia senza intervenire, consapevole che un
posto poteva tranquillamente valere l'altro all'interno di spazi tanto
angusti. Fatta eccezione per prima fila e retroguardia, ciò che poteva
determinare la differenza tra lasciarci le penne o meno era
essenzialmente il fato:
"Muoviamoci, un ordine vale l'altro, se poi vorremo fare modifiche le potremo fare anche dentro."
Una
volta rassegnatosi all'idea di attraversare la miniera, Jean pareva
deciso ad intraprendere (e terminare) l'esperienza il prima possibile.
Non era tranquillo, disapprovava quel passaggio sotterraneo nella sua
essenza e sentiva che qualcosa sarebbe andato storto. Con il mago nero
tra di loro poi.... (^____^)
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