Una lunga notte, una lunga traversata dell’ennesimo plurifottuto pozzo, una lunga camminata. Questi erano stati gli ultimi ostacoli a separarli dall’aria aperta... Non appena intravide la luce del giorno, Jean perse i freni inibitori che lo avevano limitato per i lunghi giorni trascorsi al buio della miniera.
Iniziò ad ossigenare, isnpirando ed espriando con cadenza sempre più lenta e regolare, come se stesse realmente uscendo da una crisi respiratoria delle più gravi:
"Per il prepuzio lucido di tutti gli dei più misericordiosi del pluridannato pantheon, non metterò mai più alcuna parte del mio corpo sottoterra. Che io sia fottuto con una stramaledetta picca se lo farò." Appena varcata la soglia dell'uscita con le spade in pugno, pronto ad affrontare qualunque cosa gli si parasse davanti pur di non ripiegare, ammiccò varie volte tentando disperatamente di riabituare gli occhi alla forte luce del giorno. Grazie a qualche divinità più misericordiosa di quelle che lo avevano spinto al viaggio nel sottosuolo, nessun drago attendeva la loro venuta e nemmeno i coboldi, il cui accampamento a quanto pareva era coperto dal territorio rispetto al loro attuale punto di osservazione:
"Ci sono più probabilità che io cominci a cavarmi rubini dal culo, piuttosto che qualcuno di voi riesca nuovamente a convincermi a ficcarmi dentro una tomba. Cazzo non ci posso credere, temevo che non avrei più rivisto i colori. Hey amico capo della compagnia teatrale - si rivolse a Filth - che cosa facciamo a questo punto?”
NDG: non ci speravo quasi che non ci fossero ulteriori ostacoli ^_^
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