sabato 6 marzo 2021

KREENA - FENRYR - 01/09

Eccola, infine. L'aria fresca, pulita, corroborante dell'esterno.
La carezza del vento sulla pelle. La luce calda del sole e l'azzurro del cielo, tanto vasto da dare la vertigine.
Kreena inspirò ed espirò più volte, intensamente, come per far di nuovo proprio quel mondo. Guardò a destra, a sinistra, sotto e sopra. Pianse e sorrise, mentre le cupe ombre del sotterraneo scivolavano via da lei, come nebbie scacciate dal mattino. Poi, quando si fu placata, si distese nell'erba a faccia in su e lì rimase, a contemplare l'immensità sopra di lei, senza soffitti, volte o pareti, senza alcun limite alla felicità o allo sguardo.

 

 

Fenryr uscì all'aperto senza mutare espressione.
Si rilassò appena, una volta esclusa la presenza di nemici, ma rimase comunque in allerta, lo sguardo che andava ora al pendio che portava ai coboldi, ora alla bocca scura della caverna.

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