mercoledì 31 marzo 2021

JEAN - 01/09

L’allarme delle sentinelle era arrivato nel cuore della notte, ma il sonno di Jean non era mai stato particolarmente pesante e, ad essere onesti per una volta, pur sotto il cielo stellato un accampamento di coboldi a qualche centinaio di metri non conciliava. Rotolò di lato afferrando in un unico movimento le spade e, un istante dopo aver individuato il nemico - ben visibile in funzione delle ragguardevoli dimensioni - sparì nella notte, aggirando alle spalle le bestie. Lo scontro, però, si risolse più rapidamente del previsto… Proprio quando si preparava a conficcare le lame nella schiena muscolosa e pelosa dell’animale, quello crollò al suolo, rapidamente seguito da quella che probabilmente era la femmina, mentre uno dei cuccioli, ferito e spaventato, se la dava a gambe. Per fortuna, non ci fu bisogno di di intervenire perché venisse lasciato in pace. La natura era già stata poco clemente nei suoi confronti facendogli perdere genitori e fratello nello spazio di un minuto circa, forse gli avrebbe restituito qualcosa in termini di sorte…
Il darokiniano se ne stava immobile, le spade ancora leggermente sollevate, lo sguardo fisso verso il punto dove il cucciolo era sparito, un’impercettibile patina umida sul ciglio inferiore che rifletteva le poche braci del falò..

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