L’inebriante sensazione di libertà stava già mandando su di giri Jean, che era pronto a partire per allontanarsi dalla miniera anche seduta stante, incurante di tutto. Le parole del resto del gruppo ebbero l’effetto che una sassaiola tra bande rivali poteva avere sul malcapitato che si fosse trovato ad attraversare la strada nello sventurato istante del lancio della prima pietra… Mentre i suoi lineamenti si contorcevano in un’espressione stupida, un misto di stupore e rabbia minacciarono di sopraffare il suo buon senso:
“Che io sia pluridannato. Dormite dove cazzo volete, ma non dovrò scuotere via una singola altra scoreggia dai vestiti che non sia la mia, ragionata ed aromatizzata come piace a me.” Sputò a terra ed indicò il sentiero alto:
“Io vado a controllare che non ci sia qualche sorpresa ad attenderci. Nel caso, se siamo fortunati, magari se lo stanno già sfregando per la contentezza dell’idea di venire a farci una visitina notturna."
Senza aggiungere una parola, quasi che la sola ipotesi di passare un’altra notte anche solo poco dentro la grotta fosse un affronto personale, il darokiniano si avviò nella direzione prescelta...
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