giovedì 4 marzo 2021

MORGON - 01/09

FLASH BACK

"La canzone è una vecchia ballata che lessi in un manoscritto che mi lasciò un mercante di spezie a Riflian, il mio paese d'origine. Non sono parole mie...". Il bardo sorrise. Pensò che una parte di quella canzone o poesia che fosse a quel tempo gli era così piaciuta che aveva deciso avrebbe dovuto accompagnarlo tutta la vita ecco perchè se la fece scrivere in maniera indelebile sulla pelle. Ma quello non era il momento di parlare dei suoi tatuaggi.Morgon iniziò a guardare sorridente per terra, proprio davanti a lui."Penso tu sia speciale proprio per il tuo passato... e per il tuo presente....""Non so quanti avrebbero agito come hai fatto tu...""Non so quanti avrebbero avuto la forza di perdonare...""Ma tu addirittura hai fatto di più... hai aiutato tua sorella... non solo l'hai perdonata... l'hai pure aiutata. Capisci cosa voglio dire quando dico che sei speciale?"
Solo allora. Solo in quel momento alzò lo sguardo e la guardò dritta negli occhi. Sorridente.
"Davvero!"

OGGI

La prima cosa che percepì fu il profumo dell'aria fresca. 
Seguirono i rumori. Non solo della natura esterna, ma anche dei compagni che lo precedevano. C'era chi inspirava a pieni polmoni, chi sorrise. Eh sì, a volte i sorrisi sono rumorosi.Nell'aria c'era qualcosa di frizzante che pervase tutto il suo spirito. Erano finalmente fuori. Stava per prendere la mano di Tabitha per abbracciarla forte, ma non lo fece. Come avrebbe reagito?
Poi un pensiero fosco gli attraversò la mente. Non erano ancora fuori pericolo. L'uscita era ancora lì. La bocca della montagna da cui erano appena usciti era ancora alle loro spalle. Si voltò per osservare il nero pertugio che avevano appena percorso e sollevò l'arco.

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