Tabitha si era addormentata con il sorriso sulle labbra a pochi passi da Morgon. E aveva sperato ardentemente che la notte non avrebbe portato brutte sorprese, ma purtroppo su questo punto non fu accontentata.
Il grido di Fenryr la fece sobbalzare letteralmente, tant'è che si trovò seduta prima ancora di rendersene conto. Voltò lo sguardo e, grazie alla sua vista, capì immediatamente il problema, o per meglio dire: i problemi.
Il cuore prese a batterle ad un ritmo serrato mentre l'adrenalina iniziava a scorrerle in corpo. Non poteva affidarsi al suo arco, non vedeva chiaramente e non riusciva a distinguere con l'infravisione i corpi dei nemici da quelli dei compagni e, purtroppo, la sua unica altra arma al momento era un pugnale. Non che fosse particolarmente brava nel corpo a corpo, ma lanciarsi contro uno di quei bestioni armata solo di quell'arma... no, non le sembrava una mossa particolarmente intelligente, non al momento almeno.
Tabitha si alzò in piedi scalciando da parte la coperta. Gettò uno sguardo alla sua destra e vide che anche Morgon si era alzato.
Doveva pensare, e alla svelta...
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