[Haza]
Filth si mise a fissare Haza con espressione interrogativa. «Che
vi prende, mastro Nano?», chiese con un filo appena di ironia
nella voce. «Prima sembravate così impaziente di conferire con me
ed ora ve ne state davanti a me come un baccalà? È forse la vista
della mia ineguagliabile bellezza a togliervi il fiato?».
[Aryn e Kreena]
Il paladino e Kreena erano ormai giunti al tempio di Halav, ma
proprio in quel momento comparve come dal nulla un sacrestano che
si mise a spingere il primo dei due battenti del portone. Questo
si chiuse con un pesante tonfo e, nel voltarsi per compiere la
medesima operazione con l'altro battente, lo sguardo dell'uomo
inquadrò la coppia esitante a due passi da lui.
«Un paladino di Halav, niente meno», commentò acidamente il
sacrista. «La vostra fede non poteva spingervi da queste parti un
po' prima? Qui si sta chiudendo, se non l'avete notato». Detto
questo, con un grugnito si mise a spingere anche il secondo
battente.
«Pazienza, Garolf... Pazienza», esortò a quel punto una voce
dalla penombra. Un istante dopo un capitano dei paladini di Halav
comparve nell'inquadratura del portone, con una mano posata sul
battente ancora aperto come a frenare la solerzia del sacrestano.
«Il mio nome è Brom, fratello... Perdonami, ma non ho colto il tuo
nome... Cosa conduce te e la tua compagna al tempio a questa tarda
ora...», si concesse un ghignetto, «con gran disappunto del nostro
Garolf? Il nostro buon sacrista, ahimé, ha sempre anteposto
l'efficienza alla cortesia, temo... Ma entrate, vi prego, entrate:
se non vorrete usufruire dell'ospitalità del tempio per la notte,
potrete pur sempre sfruttare l'uscita secondaria per andarvene,
una volta esaurite le vostre faccende... che... per l'appunto...
sarebbero?». [NdG: ho assunto che i paladini fra loro si
chiamassero fratelli e si dessero del tu, ma nel caso non andasse
bene, beh, mutatis mutandis...]
Così dicendo, Brom fece strada ai due all'interno del tempio.
Alle loro spalle risuonò il tonfo del portone che inesorabilmente
si chiudeva, seguito dalla voce acida di Garolf che, senza curarsi
- o fors'anche volutamente evitando - di abbassare la voce
commentò: «Un paladino che si presenta al tempio con una femmina,
un'avventuriera sfregiata, per di più, ed un altro paladino che
anziché cacciarli a scudisciate li accoglie da amico. Ma perché
non anche un vassoio di biscottini, magari? Che tempi... che
tempi...».
[Kayne e Scarlett]
Il ranger e la maga erano ormai giunti al tempio di Chardastes,
ma proprio in quel momento comparve come dal nulla un sacrestano
che si mise a spingere il primo dei due battenti del portone.
Questo si chiuse con un pesante tonfo e, nel voltarsi per compiere
la medesima operazione con l'altro battente, lo sguardo dell'uomo
inquadrò la coppia esitante a due passi da lui.
«Ma guarda te che coppia!», commentò acidamente il sacrista. «La
vostra fede non poteva spingervi da queste parti un po' prima? Qui
si sta chiudendo, se non l'avete notato». Detto questo, con un
grugnito si mise a spingere anche il secondo battente.
«Pazienza, Garolf... Pazienza», esortò a quel punto una voce
dalla penombra. Un istante dopo un sacerdote di Chardastes
comparve nell'inquadratura del portone, con una mano posata sul
battente ancora aperto come a frenare la solerzia del sacrestano.
«Il mio nome è Brom, figli miei... Perdonatemi, ma non ho colto i
vostri nomi... Cosa vi conduce al tempio a questa tarda ora...»,
si concesse un ghignetto, «con gran disappunto del nostro Garolf?
Il nostro buon sacrista, ahimé, ha sempre anteposto l'efficienza
alla cortesia, temo... Ma entrate, vi prego, entrate: se non
vorrete usufruire dell'ospitalità del tempio per la notte, potrete
pur sempre sfruttare l'uscita secondaria per andarvene, una volta
esaurite le vostre faccende... che... per l'appunto...
sarebbero?».
Così dicendo, Brom fece strada ai due all'interno del tempio.
Alle loro spalle risuonò il tonfo del portone che inesorabilmente
si chiudeva, seguito dalla voce acida di Garolf che, senza curarsi
- o fors'anche volutamente evitando - di abbassare la voce
commentò: «Un ranger che si presenta al tempio con una femmina...
e che pezzo di femmina, per di più!... ed un sacerdote che anziché
cacciarli a scudisciate li accoglie da amico. Ma perché non anche
un vassoio di biscottini, magari? Che tempi... che tempi...».
[NdG] Scusate, ma avevo voglia di scrivere... ed anche di cercare
di animare un po' la lista! (vi starete mica già abbioccando,
vero?)
[NdG] Sì, lo so, i due pezzi sopra sono praticamente identici,
nomi compresi. No, non per pigrizia. Sì, la cosa è stata voluta:
mi andava di sottolineare la forte analogia di comportamenti delle
persone in certe situazioni...
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