martedì 24 maggio 2016

HAZA -15/08 - LISTA 03

[HAZA]
Haza non era solito giudicare le persone dal modo in cui conducevano le loro vite.
Aveva passato troppo tempo ad inseguire i vanagloriosi precetti di un Dio e di coloro che si dichiaravano suoi adepti, prima di abbandonare quella via, per non rendersi conto che ogni modo di condurre la propria vita non e' che un modo di sprecarla fino all'inevitabile conclusione.
L'unica differenza fra i fornicatori che aveva intorno in quel momento, e i paludati di cui faceva parte molto tempo prima, era il modo in cui aveva scelto di farlo. Che fossero in tunica, o in perizoma, che gli poteva importare? Non faceva differenza.

[DUNGEON MASTER]
«Oh, ma io ti conosco», modulò vezzoso Arkoby accostandosi ad Haza: il ragazzo era quasi completamente nudo ed indossava solo un perizoma da sera di seta nera. Accarezzando il braccio del nano e tastandone la durezza dei bicipiti commentò: «Oh-oh, che roccia... Forse il padrone vuole provare qualcosa di grezzo stasera, ma direi che faresti bene a sciacquarti un po' di dosso quell'afrore così maschio, non credi?», suggerì storcendo vezzosamente il perfetto nasino. «Vieni, ti aiuterò io stesso a farti un bel bagno profumato, vuoi, sì?», concluse speranzoso mentre cercava di trascinare con sé il nano fuori dalla sala.

[HAZA]

Il nano rimase piantato in mezzo alla stanza dove si era fermato.
Davvero non gli importava che quel ragazzetto passasse la notte in quel modo, con quelle compagnie.
Quel che lo infasti', invece, era che il ragazzo non si fosse reso conto che lui non indossava un perizoma, come non indossava una tunica. Quella che aveva addosso era un'armatura, un peso che non si porta per vivere con leggiadria, perche' rappresenta ben altri pesi, direttamenti posati sul cuore. Trattenne a stento la voglia di estrarre l'ascia. Non l'avrebbe usata per colpire il ragazzetto, ma volentieri invece per sfasciare una delle vasche in cui quello lo stava invitando. Cosi', per provare il piacere di rompere qualcosa che gli aveva dato sui nervi.

[DUNGEON MASTER]
«Arkoby, orsù, lascia stare il nostro amico», intervenne alla spalle di Haza la voce flautata del Conte in persona.
[HAZA]
Haza mosse appena un piede, per avere agio di guardare il Conte senza dover torcere il collo. Non gli piaceva essere sorpreso alle spalle, come non gli piaceva essere al centro di quella stanza o di qualsiasi altra stanza. Ma non si sposto', non cerco' la protezione di un muro come avrebbe fatto in presenza di un numero soverchiante di nemici. Ostento' invece padronanza di se'. Il suo sguardo glaciale si punto' sul Conte, ignorando infine gli svolazzi del giovane intorno a lui.

[DUNGEON MASTER]
«Ma, padrone...», accennò a protestare Arboby.
«Lascia stare, ciccino», sospirò Bryosk in tono rassegnato. «Concordo con te che è un vero spreco, ma temo che il nostro poderoso nano non sia qui per godere delle gioie della mia residenza, non è così, amico mio?», chiese rivolgendosi stavolta ad Haza. Si chinò a raccogliere dal tavolo più vicino una coppa e la porse al nano: «Ma anche se non siete qui per festeggiare con noi, una bevanda rinfrescante non la disdegnerete, voglio sperare...».

[HAZA]
Haza alzo' una mano, a rifiutare.
"Devo deludervi. Mi considero in missione... per me stesso prima ancora che per voi." Aggiunse il nano, spiegando con voce ferma ma senza arroganza il proprio gesto. "Sono qui per avvertirvi. C'e' qualcuno che ha interesse per voi e per questo palazzo. Ero qua fuori, cercando di decidere se accettare il vostro incarico o meno, quando Messer Filth ha lasciato il palazzo. Ho scorto qualcuno che si nascondeva, ed ho pensato che il pellegrino fosse in pericolo. L'ho avvertito, ma egli mi ha convinto che devo essermi sbagliato. L'alternativa e' una sola. Qualcuno tiene d'occhio questo posto, qualcuno che ha interesse a celarsi nelle ombre, e considerando la facilita' con cui sono arrivato armato fino a voi, ritengo abbiate un serio problema di sicurezza..." diede un'occhiata di sbieco al valletto "per voi e per i vostri ospiti, Conte."


NDG:
Giuro: e' la prima volta in vita mia che sento la definizione
"perizoma da sera".

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