Era una sera come tante altre per Scarlett. Giornata passata tra studio e
la ricerca di qualche incarico che valesse la pena di affrontare, e poi
una fresca birra seduta nella taverna di Trinkwein.
A volte si
sedeva al bancone ascoltando il ciarlare degli avventori, sperando che
prima o poi le giungesse alle orecchie un qualche racconto degno di
essere udito, ma quella sera entrando aveva visto seduti ad un tavolo
Indevar e Sabrar, quindi li aveva raggiunti portando con sè tre boccali
ricolmi di birra schiumosa.
Non poteva certo dire di essere
loro amica, ma una sera di qualche mese prima, in cui la taverna era
particolarmente affollata, le avevano fatto posto al loro tavolo e da
quel momento, quando capitava, si sedeva volentieri con loro, del resto
almeno avevano qualcosa di più interessante da raccontare delle solite
storie di sirene dei marinai.
Quando il Conte Briosk entrò
nella taverna, Scarlett dava le spalle alla porta così non si rese conto
del suo arrivo fino a che non se lo trovò quasi di fianco, accompagnato
da quel ragazzo che lo seguiva come un cagnolino pronto a esaudire
qualunque richiesta del nobile.
La voce del Conte la trovava
quasi fastidiosa, terribilmente melensa, e anche tutto l'atteggiamento
nell'insieme non le sembrava adeguato all'effettiva importanza di quel
Conte per Karameikos. Ma del resto che ne capiva lei di nobili? Nulla.
Era nata tra artisti di strada, non certo in un palazzo nel quartiere
elegante della città, quindi aveva deciso già diverso tempo prima che
non si sarebbe più posta domande in merito ai comportamenti alquanto
discutibili di quelli che potevano essere suoi datori di lavoro. E il
Conte del resto le aveva affidato dei lavori, non personalmente e nulla
di particolarmente gravoso, ma grazie alla ricompensa era riuscita a
pagarsi libri, vestiti, vitto e alloggio... meglio quindi tenerselo
buono.
Perse parte della presentazione del Conte quando
Sabrar rovesciò il boccale di birra davanti a sé. Scarlett si spostò di
lato giusto in tempo per non venir colpita dalla birra e ridacchiò
guardando prima Sabrar, che probabilmente stava meditando di
sotterrarsi, e poi Boo, il suo furetto, che preso come era da un
pezzetto di carne, non aveva visto arrivare la birra e ora aveva la coda
infradiciata. "Avanti Sabrar non è successo nulla." commentò senza
riuscire a smettere di ridacchiare mentre prendeva un fazzoletto e
iniziava a ripulire il povero furetto.
Riprese ad ascoltare il
Conte dando qualche sguardo agli occupanti del tavolo, dovevano essere
gente tosta se il Conte andava di persona a proporgli un lavoro!
Bhe...per quello che aveva capito del discorso, se tutta quella faccenda
di diavoli ed eserciti si fosse rivelata fondata, sicuramente non si
trattava di una missione per pivelli.
Il Conte se ne andò e
l'halfling saltò subito in piedi dando in escandescenze, Boo le salì
subito sulla spalla guardando lo sconosciuto come se temesse che potesse
girarsi e annegarlo nella birra.
Osservò Sabrar andare ad
elargire consigli, e dato che probabilmente non conoscevano per nulla il
Conte e i suoi modi, forse era davvero il caso di fargli presente con
chi avevano parlato.
"Eh già, diciamo che i modi dei nobili
sono alquanto curiosi. La maggior parte di loro nemmeno si allaccia i
vestiti da solo ma parlano di elargire morte come se si parlasse di
quanto fa caldo in questi giorni." la voce di Scarlett si sostituì a
quella di Sabrar, mentre si alzava dalla sua sedia. "C'è però da dire
che il Conte paga bene chi svolge lavori per conto suo, o per Karamikos
che dir si voglia. Questo, ovviamente, non vuol dire che dovrete
spiegare come intenderete procedere. Del resto se andando a nord
scoprirete che questo Raxxla è una brava persona e assolutamente tutto
quello che si è detto sono solo chiacchiere bhe, la missione voi
l'avrete fatta. E nessuno, nemmeno il Conte, credo voglia avere cattiva
pubblicità riguardo che so...massacri insensati." Sorrise, con Boo che
si sporgeva nel tentativo di vedere meglio tutti i presenti al
tavolo...magari avevano cibo! "E poi...se non accettate voi la missione,
potrebbe darla ad altri e credetemi, non tutti qui dentro si fanno gli
scrupoli che vi siete fatti voi o che mi farei io."
Descrizione di Scarlett:
La
prima cosa che salta all'occhio di Scarlett sono i capelli: rossi di
una tonalità leggermente più scura di quella di una fiamma ardente,
lunghi poco oltre la metà schiena e mossi da morbide onde che danno
ancora più la sensazione di stare a guardare un fuoco vivo piuttosto che
i capelli di una donna.
Gli occhi sono marroni, un marrone
però così caldo e aranciato che a un primo sguardo non approfondito
possono sembrare rossastri, quasi un continuo dei capelli che le
incorniciano il viso giovane e dalla pelle rosata.
Non è altissima, ma ha un fisico tonico e ben proporzionato, segno che non è avvezza alla vita sedentaria.
Indossa
un paio di pantaloni attillati di pelle rosso scuro leggermente
rovinati in alcuni punti, con degli stivali marroni allacciati fino al
ginocchio. Sulla spalla si intravede l'inizio di un tatuaggio, forse un
ramo fiorito, che scompare però poi sulla schiena sotto un corsetto
attillato fatto della stessa stoffa dei pantaloni. Completa il tutto un
lungo mantello nero adatto ai viaggi e all'eventualità di un clima più
rigido.
Porta un pugnale stretto alla coscia destra, uno zaino
e una sacca marrone legata alla cintura dalla quale Boo, il suo
furetto, sbuca e osserva il mondo quando non le gironzola sulle spalle.
Nessun commento:
Posta un commento