sabato 14 maggio 2016

HAZA - 15/08 - LISTA 03

[DUNGEON MASTER]
Filth guardò fisso a lungo quello strano nano e rifletté con calma sulle sue parole: c'erano pochi dubbi sulla sincerità di chi gli stava di fronte, ma c'erano pochi dubbi anche sul fatto che ci fosse poco controllo del suo cervello su ciò che faceva la sua lingua...
 
«Tu che sai di me?», esordì infine. «Dici che mi hai visto entrare e poi uscire dalla residenza del Conte Bryosk... e su questo non ho nulla da dire, visto che tutti sanno che egli abita lì... e sulla base di questo vieni a raccontarmi una confusa storia su una missione pericolosa, su un gruppo di gente senza coesione che dovrebbe farsi carico di questa missione e, come se non bastasse, su una misteriosa ombra che mi starebbe seguendo, senza dubbio piena di cattive intenzioni?». Scosse lentamente la testa, più volte, e poi riprese: «È forse questo sufficiente per ritenere che la mia visita al Conte abbia a che vedere con i tuoi affari con lui? Non credo proprio...».

[HAZA]
"Si sbaglia a giudicarmi, padre. Il mio racconto a lei aveva tutt'altro scopo. Quel che vi ho raccontato non e' un segreto, e' stato sbandierato in una locanda. Il mio scopo era trattenervi qui il tempo sufficiente ad accertarmi che nessuno tentasse qualcosa contro di lei. Ad aumentare le probabilita' che lei sopravviva. La rassicuro. Lei per me non conta nulla... ma la sua vita invece si', perche' nessuno deve perdere la vita quando ho l'opportunita' di fare qualcosa per evitarlo. A lei, al massimo, sara' costato una mezz'ora di ritardo sulle orazioni della sera. A me, consentira' di avere il sonno leggero... o almeno non appesantito dalla colpa d'essere indifferente."


[DUNGEON MASTER]
Alzandosi lentamente fece in modo di chinare la testa verso Haza e riprese a bassa voce: «Questo ti dirò: io sono il confessore del Conte Bryosk ed egli, da quel peccatore che è, non di rado mi fa chiamare, talvolta anche in piena notte, per alleviare le pene della propria anima. Nulla più di questo. E circa la misteriosa figura che mi starebbe seguendo, credimi, quand'anche esistesse non correrei alcun pericolo... non io, almeno...».

[HAZA]
Anche Haza si alzo', imitando il chierico, ma senza scostare la sedia, mostrando cosi' che non avesse l'intenzione di seguirlo ancora. "Lei e' avvisato, ed io l'ho avvisata. Niente piu' di questo. Ma le dico solo un'altra cosa, che io so. E cioe' che lei ha l'odore di coloro che agiscono per il vero bene, invece che per le apparenze. Ed il semplice fatto che un uomo come lei consenta al Conte Briosk di smacchiarsi la coscienza dei suoi peccatucci veniali, significa che non ha altri di ben peggiori. Questo e' piu' di quanto mi servisse sapere."
Porse al chierico la mano, come saluto tra persone di principio e di valore, tra pari, anzicche' con la deferenza che si sarebbe dovuta attribuire ad un chierico.

[DUNGEON MASTER]
Detto questo, prese congedo: «Grazie per la cena, anche se non l'ho consumata: per oggi già mi ero nutrito in precedenza. Offri piuttosto questa ciotola di cibo a qualche mendicante, così che la sua permanenza in  questa valle di lacrime possa prolungarsi ancora. Penitenziage, fratello nella sofferenza», e con un gesto benedicente della mano si allontanò.

*Possa il tuo lungo passo non condurti in agguati mortali, uomo.* penso' il nano, certo di aver conosciuto una persona degna di stima, nonostante si bardasse di un abito talare e si affidasse agli dei.

Lascio' il tavolo senza mangiare, lasciando una mancia alla cameriera, e disposizioni perche' il cibo non andasse sprecato, come chiesto dal confessore. Poi torno' al palazzo del Conte Briosk, verso la sua posizione precedente. Era curioso di constatare se l'ombra, che non aveva piu' visto, era ancora li', ed invece di seguirli non fosse appostata da qualche parte. Avrebbe fatto un giro del vicolo, poi si sarebbe presentato direttamente alla porta del Conte, chiedendo udienza. 


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