mercoledì 11 maggio 2016

HAZA - 15/08 - LISTA 03

NDG:
> se Haza non va con Aryn e Kreena è perché vuole andare il giorno stesso dal Conte o aspetterà di andarci l'indomani con gli altri? Passare la notte a casa di Bryosk potrebbe anche essere un'esperienza interessante per il buon nano...



GDR:
Haza scese. Era finalmente pronto.
Infilarsi di nuovo quell'armatura, impugnare ancora una volta il mazzafrusto, era stata una esperienza emotiva... oltre che un inferno di contorcimenti, giacché provvedere a bardarsi da solo non era affatto semplice.

Forse per Aryn era stata un'attesa lunga oltre il ragionevole, poiché Haza quando lo cercò nella sala principale non lo vide. Quasi tutti i suoi compagni si erano dispersi, ed anche i novellini che volevano unirsi al gruppo non erano in vista. Il nano chiese all'oste di saldare il conto, giacché probabilmente l'indomani sarebbe partito, quello gli chiese se continuare a tenergli la stanza, forse sperava di continuare a centellinare monete d'oro dal guerriero, ma Haza scosse la testa.

"Ogni volta che uno di noi parte, può essere per non fare più ritorno, e nessuno vi pagherebbe il dovuto." disse all'oste, con forse un po' troppa euforia nella voce rispetto al lugubre argomento della risposta.

Chiese al buon gestore del locale di Aryn, poteva essere andato ad alleggerirsi in latrina in attesa della sua discesa, ma quello rispose che il motivo della sua assenza erano un sorriso smagliante ed una voce suadente, ammantate di ombre.

Haza scosse la testa, ma non si rammaricò più di tanto.
 
Dai chierici avrebbe voluto sapere come sconfiggere i demoni con più facilità dell'ultima volta in cui avevano affrontato quelle orde. La volta in cui era stato l'unico ad avere il coraggio di prendere ed usare una delle loro armi, l'unico a comprendere per esperienza d'uso, e non per averle solo subite, quale livello di potenza esse potevano avere, e per questo quanto pericolosi fossero coloro che potevano impugnare simili armi.
Una sola parola, quella parola, buttata in un intero discorso, poteva riuscire ad allarmare tutti loro. E lui sopra tutti. Ma non era rammaricato con Aryn per non averlo atteso, perché in realtà non credeva che i chierici potessero davvero avere risposte diverse da 'occorre porre fede in Tarastia e la Giustizia trionferà', 'prega Gea e la Terra ringoierà la loro progenie'... ed altre fanfaronate simili.
Gli pareva di sentire se stesso molto tempo prima dire quelle stesse parole, retaggio del tempo in cui aveva meritato di impugnare il Mazzafrusto sacro che portava al fianco.

Decise di trascorrere utilmente la serata. Forse anche la notte. Un proverbio che ricordava diceva 'dimmi con chi vai...'. Con chi si accompagnasse il Conte Briosk era già stato abbastanza eloquente su chi fosse, sotto un certo aspetto almeno. Ad Haza, però, quell'aspetto non interessava affatto, né che si accompagnasse a quel genere di compagnia in pubblico. Sono le compagnie che si nascondono, non quelle
che si mostrano, che rivelano di più di una persona. Il genere di compagnie di cui si ha bisogno di chiedere.

Haza andò ad appostarsi nei pressi del palazzo del Conte, incerto se entrarvi già o attendere. Decise che avrebbe osservato una mezz'oretta l'andirivieni del palazzo, anche per capire se era un'ora consona per presentarsi dal Conte.
Il quale certo sembrava un tipo che tirava l'alba, ma probabilmente immerso in vari piaceri e non a parlare d'affari e di missioni. *dimmi con chi _altro_ vai, Conte* pensò Haza, sistemandosi contro un muro ad osservare il portone d'ingresso.

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