Ad Indevar cominciava a girare la testa.
Non sapeva
bene se fosse colpa della birra offertagli da Scarlett o di quanto aveva
appena udito. Forse si era sbagliato, forse quello non era posto per
lui, doveva smetterla di cercare di fare l'eroe.
Si
guardò attorno. Il suo boccale di birra ormai quasi del tutto vuoto.
Aveva imparato a berla, e ora gli piaceva anche. Proprio in compagnia di
quella bella ragazza e di quel colosso che conosceva ormai da un po' di
tempo e con cui aveva instaurato un rapporto di amicizia.
Non
sapeva molto di loro a dire il vero, ma la sera, uscendo dalla sua tana
del tempio, gli piaceva trascorrere del tempo con loro. Ed erano sere
ormai che aspettavano un segnale, una opportunità di avventura.
E ora, per la prima volta da quando aveva giurato all'anima di Neelkamal che ne avrebbe seguito i passi, ne aveva l'opportunità.
Forse
allora non era la birra a fargli girare la testa, ma quella strana
sensazione di paura ed euforia al tempo stesso, sensazioni troppo
intense per il suo corpo gracile e non avvezzo all'avventura.
Conosceva
quel gruppo a cui il conte si era rivolto. O meglio, sapeva che alcuni
di loro erano stati compagni di avventura di Neelkamal, eppure non aveva
mai trovato il coraggio di presentarsi a loro: il
suo istinto lo voleva infatti trattenere incollato alla sedia, a
studiare libri e a pregare, assetato di conoscenza e distante anni luce
da un campo di guerra.
Ma
quella sera aveva l'opportunità per rendere fede al giuramento fatto a
Neelkamal, così prese il coraggio a due mani e si unì alla conversazione
con quel gruppo di avventurieri, così come fatto sa Sabrar.
"Buo..buonasera" esordì, e subito un colpetto di tosse secca seguì le parole.
"I miei amici qui hanno ragione"
"Queste notizie giungono nuove anche alle mie orecchie, nessuno al tempio me ne ha parlato"
"Mi
hanno detto che siete avventurieri saggi e leali. Se è così, sono
sicuro, le vostre armi non si abbatteranno su falsi nemici, ma sapranno
anche in questo caso muoversi secondo giustizia."
"Scusate..mi presento..il mio nome è Indevar, sacerdote di Tarastia"
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