Il primo a reagire fu Aryn, quando già il povero chierico stava
iniziando a rantolare rumorosamente: non appena il massiccio paladino
giunse ad afferrare Issus, questi si lasciò andare di colpo fra le sue
braccia, smise di piangere a dirotto e si mise invece a singhiozzare
sconsolatamente, farfugliando parole sconnesse e del tutto
incomprensibili.
«Sempre così», annaspò il chierico rialzandosi faticosamente in piedi. «Ma in fondo è colpa mia: quando gli prendono quelle crisi lui detesta essere toccato. Avrei dovuto lasciarlo sfogare fino in fondo, ma avevo paura che se la prendesse con voi...».
«Sempre così», annaspò il chierico rialzandosi faticosamente in piedi. «Ma in fondo è colpa mia: quando gli prendono quelle crisi lui detesta essere toccato. Avrei dovuto lasciarlo sfogare fino in fondo, ma avevo paura che se la prendesse con voi...».
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