giovedì 7 luglio 2016

HAZA - 16/08 - LISTA 03

"Io ho intenzione di restare qui a studiare le mappe e, se ve ne sono, ogni rapporto scritto di cui abbiate custodia, che provenga da quei luoghi." la voce di Haza si fece infine sentire.

Era rimasto silente, fino ad allora. Come non l'aveva impressionato la facciata gaudente, conosciuta fin dalla notte appena passata, cosi' non si era lasciato impressionare nemmeno da quella 'burocratica' del Conte.
Per lui, l'aspetto non influenzava la professionalita', ne' in ositivo, ne' in negativo.
Aveva conosciuto mezzelfi dalle orecchie tagliate col cervello d'una gallina ma col cuore di un leone. Aveva conosciuto pazzi dal cuore ghiacciato sciogliersi d'affetto per animali immaginari, aveva visto, e vedeva davanti a se', un halfling che aveva smosso le montagne al prezzo della propria stessa vita, o di porzioni di essa almeno.

Tuttavia, aveva bisogno di far personalmente mente locale di tutte le informazioni che il Conte diceva di possedere. Di fatto, non si lasciava impressionare dall'aspetto. Ma aveva la ferma opinione che ogni mente funzionasse a suo modo, e che nessuna coppia d'occhi avrebbe visto le stesse cose di un'altra, se pure entrambe avessero letto lo stesso foglio.

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