sabato 23 luglio 2016

DUNGEON MASTER - 16/08 - LISTA 03

Non appena giunti al monastero di Chardastes Scarlett, Aryn e Ghino vennero introdotti alla presenza del reverendo Brom.

«Vedo che non avete perso tempo, né voi, né il buon Bryosk», commentò placido mentre scorreva il messaggio di presentazione indirizzato a lui dal Conte. «Sta bene, vi consentirò di visitare il povero Issus: non posso esimermi dal farlo, in ogni caso».

L'anziano chierico levò lo sguardo su di loro e li fissò seriamente uno ad uno. «Sappiate però che dal punto di vista medico disapprovo profondamente questa cosa, alla quale debbo acconsentire in ossequio al superiore interesse del Granducato e quindi, in ultima analisi, di tutti noi», proseguì. «Tuttavia consentitemi prima di tutto di farvi alcune... anzi parecchie... raccomandazioni».

Sospirò.



«Il povero Issus ha subito, non sappiamo bene come, un durissimo colpo emotivo e, di fatto, la sua mente è regredita al livello di un bambino di tre o quattro anni. Passa la maggior parte del tempo a giocare... adora i cubi di legno colorati, ad esempio, ma anche le bambole... però di tanto in tanto cambia atteggiamento senza preavviso e di colpo scoppia a piangere oppure a gemere frasi sconnesse o, più frequentemente, singole parole. Inutile dire che spesso piange nel sonno ed è soggetto ad incubi tremendi. Allo stesso tempo però è rimasto adulto sotto altri aspetti: ha ancora la forza fisica, l'agilità ed i riflessi di quando serviva il Granducato alla sua maniera, ma comunque non si è mai dimostrato pericoloso nei confronti di nessuno. In ogni caso, vedo che siete armati ([NdG]: assumo che abbiate, se non tutta l'attrezzatura, almeno spade e/o pugnali) e quindi, nell'infausto caso che le vostre domande potessero portarlo ad un imprevedibile stato di agitazione, potrete almeno tenerlo ad opportuna distanza».

«Ho detto... e notate questo molto bene... "ad opportuna distanza": guai a voi se sarete colti ad usare armi, fisiche o magiche che siano, per alcunché di più di questo. Siete avvisati! Non fategli in ogni caso del male: non dimenticate mai che avrete a che fare con un individuo privato di gran parte della sua originale capacità di intendere e volere».

«Un'ultima cosa», aggiunse infine dopo un attimo di esitazione e fissando direttamente Scarlett. «Un effetto collaterale dell'essere sotto certi versi ancora adulto e di avere allo stesso tempo la maturità di un bambino potrà portarlo ad assumere atteggiamenti... diciamo così... irrispettosi nei confronti di una giovane donna. Non sorprendetevene e portate soprattutto molta pazienza...».

Detto questo Brom si diresse verso la porta del suo studio dicendo semplicemente: «Ora seguitemi».

Pochi minuti e parecchi corridoi e scale dopo, il quartetto si arrestò di fronte ad una robusta porta chiusa. «Qui tuttavia vi devo lasciare», annunciò il chierico. «Purtroppo il povero Issus va molto a simpatie ed io, a quanto pare, non gli vado troppo a genio. All'interno troverete il nostro sfortunato ospite ed un confratello intento ad assisterlo: per ogni necessità potrete rivolgervi a lui. Mi raccomando solo di non martellare Issus di domande: piuttosto assecondatelo come fareste con un bambino. E, mi raccomando, usate calma e dolcezza senza economia».

Brom rivolse ai tre un rapido gesto benedicente (non si sa mai...), poi infilò una chiave nella serratura, girò un paio di mandate ed aprì. I tre avventurieri entrarono, la porta si richiuse subito alle loro spalle ed il perentorio rumore della chiave girata nella toppa probabilmente suonò alle loro orecchie come una sentenza divina...

Davanti a loro si apriva un'ampia sala priva di finestre; alla loro sinistra, nella parete accanto alla porta, c'era un tipico passavivande da monastero di clausura; parecchi giocattoli si trovavano sparsi un po' dappertutto sul pavimento; nella parete sulla destra entrando c'era un'apertura riparata da una tenda, probabilmente un piccolo spazio per le abluzioni; in fondo alla stanza, sulla sinistra, uno in fila all'altro si trovavano due letti, uno accuratamente rifatto ed uno completamente buttato all'aria e pieno di giocattoli.

Sul pavimento sedevano due uomini intenti a costruire una specie di castello con dei cubi di legno colorato: uno era piuttosto giovane, vestito con un saio, cicciottello e dall'aria bonaria; l'altro era sui trentacinque o quarant'anni, di statura nella media o poco meno, magro e scattante, scalzo e vestito solo con un paio di pantaloncini corti, con il cranio rasato ed il viso aquilino dall'aria tormentata sul quale spiccavano due occhi nerissimi, che un tempo dovevano essere stati penetranti ma che ormai avevano un'espressione spenta, quasi melensa.

[NdG] A voi!

[NdG] Forse questo pezzo mi è venuto un po' lunghino, ma mi piaceva così: spero vogliate perdonare la grafomania che a volte mi coglie...

[NdG] No, il nome Issus non è casuale: diciamo che è uno dei tanti tributi che il nostro caro DM vuole offrire alle sue letture ed ai suoi giochi preferiti...  ^__-

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