Indevar lesse il foglietto che gli venne restituito dal servetto di Bryosk.
*Neanche si sporca le mani a consegnarmelo* pensò con celata pietà
per quel modo di vivere e di fare del conte. Ma non disse niente, non
voleva fare il polemico proprio ora che era all'inizio della sua prima
avventura.
Prese il foglietto e lo posò sul tavolo, senza nasconderlo. Chiunque poteva leggere cosa vi era scritto:
"Apprezzo e lodo la vostra attenzione, discrezione e capacità di
individuare il magico, tuttavia né io né voi abbiamo a che temere dalle
tracce magiche che avete notato. Di certo non io, quanto meno...".
Il chierico si distrasse ancora per qualche minuto cercando di
immaginare quale magia potesse celarsi dietro ai quadri e su Bryosk, ma
la sua attenzione fu riportata ai messaggi quando venne fuori il nome di
Issus e la sua storia.
"Questo teniamolo da parte, che dite?"
"E vediamo se c'è qualche altro rapporto in quei giorni"
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