Sul viso di Scarlett era apparso un sorriso compiaciuto a vedere che,
dopotutto, non si era sbagliata a giudicare il Conte come uno che sapeva
il fatto suo nonostante le apparenze.
Con il gruppo era entrata
nella sala riunioni e aveva preso posto al lungo tavolo sedendosi
accanto a Kayne. Le pergamene vuote e il necessario per scrivere le
aveva acceso gli occhi, ma decise di tenere la mani a posto ed
eventualmente segnarsi solo cose fondamentali.
Ascoltò Bryosk
con attenzione, valutando superflue, almeno per lei, le rassicurazioni
riguardo al fatto che sarebbero usciti da lì incolumi.
"La
spia che è riuscita ad uscirne viva, volendo sarebbe possibile provare a
parlarci? Oppure qualcuno si è occupato di provare a prendere nota dei
suoi vaneggiamenti?" domandò Scarlett non appena il Conte chiese se
avevano domande. "Magari sono davvero solo vaneggiamenti...ma se quel
poveretto è impazzito là dentro, nella sua testa ci deve essere anche
quello che ha visto o subito...e potrebbe rivelarsi utile in qualche
modo..."
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