Aryn stava ancora fissando la porta della locanda dalla quale appena pochi istanti prima era uscito quello strano personaggio ed il suo valletto. Aveva visto diversi nobili a Luln, per lo più lo ignoravano, parlavano solo con i capitani...e dopo quello che aveva appena conosciuto si riteneva fortunato di essere ancora solo un tenente.
Ormai erano fermi ad oziare da qualche tempo, inizialmente era felice di avere del tempo per se stesso, aveva potuto pulire bene l'armatura, aveva pregato al tempio ogni mattina appena sveglio e, quando Kreena era di buon umore, riusciva anche a passare del tempo a parlare con lei.
Beh...più che altro parlava lui, ma quando lei se ne andava prendendolo in giro o chiamandolo "Buzzurro" era comunque definibile un dialogo bidirezionale.
Aveva passato alcune ore al tempio aiutando come poteva l'ordine di quella cittadina, ma l'addestramento di un Paladino mal si conciglia con le necessità di chierici, il suo Ordine era il braccio luminoso ed armato di Halav e per questo era stato addestrato ed educato...non gli avevano insegnato come consolare una vedova in lacrime. Certo avrebbe potuto chiedere alla guardia cittadina ma sapeva bene che i Paladini non erano sempre ben visti, certo rispettati o ammirati in alcuni casi...ma da alcuni visti come una seccatura.
Guardò i suoi compagni per capire le loro reazioni, quel tizio non aveva lasciato a nessuno il tempo di poter replicare alla sua proposta...
Sospirò e disse
-Bene...forse conosce Arawan...ma non sapeva che parlava in presenza di un Paladino di Halav. Mi vuole assoldare come mercenario per...assassinare qualcuno? Sono allibito...-
Disse stirandosi la casacchina di cotone bianca
-Questo signore non sa praticamente chi sia il suo nemico, dice che ha un esercito con forse (e ripeto forse) dei diavoli, non si sa che cosa voglia farci con questo esercito privato...ma nel dubbio gli manda contro un altro esercito per fronteggiarlo. Sicuramente nasconde qualcosa secondo me...ma a parte questo mi sento insultato dal fatto che pensi che io possa prendere parte ad un assassinio solo perchè "crede" che ci siano dei diavoli e che gli stessi siano comandati da questo Raxxla-
Ormai erano fermi ad oziare da qualche tempo, inizialmente era felice di avere del tempo per se stesso, aveva potuto pulire bene l'armatura, aveva pregato al tempio ogni mattina appena sveglio e, quando Kreena era di buon umore, riusciva anche a passare del tempo a parlare con lei.
Beh...più che altro parlava lui, ma quando lei se ne andava prendendolo in giro o chiamandolo "Buzzurro" era comunque definibile un dialogo bidirezionale.
Aveva passato alcune ore al tempio aiutando come poteva l'ordine di quella cittadina, ma l'addestramento di un Paladino mal si conciglia con le necessità di chierici, il suo Ordine era il braccio luminoso ed armato di Halav e per questo era stato addestrato ed educato...non gli avevano insegnato come consolare una vedova in lacrime. Certo avrebbe potuto chiedere alla guardia cittadina ma sapeva bene che i Paladini non erano sempre ben visti, certo rispettati o ammirati in alcuni casi...ma da alcuni visti come una seccatura.
Guardò i suoi compagni per capire le loro reazioni, quel tizio non aveva lasciato a nessuno il tempo di poter replicare alla sua proposta...
Sospirò e disse
-Bene...forse conosce Arawan...ma non sapeva che parlava in presenza di un Paladino di Halav. Mi vuole assoldare come mercenario per...assassinare qualcuno? Sono allibito...-
Disse stirandosi la casacchina di cotone bianca
-Questo signore non sa praticamente chi sia il suo nemico, dice che ha un esercito con forse (e ripeto forse) dei diavoli, non si sa che cosa voglia farci con questo esercito privato...ma nel dubbio gli manda contro un altro esercito per fronteggiarlo. Sicuramente nasconde qualcosa secondo me...ma a parte questo mi sento insultato dal fatto che pensi che io possa prendere parte ad un assassinio solo perchè "crede" che ci siano dei diavoli e che gli stessi siano comandati da questo Raxxla-
[Ghino] Uno stufato per me e un altro boccale per Miss Sorriso laggiù... A proposito, quelle camere che affittavate al primo piano....non è che ne avete una libera per stasera? Devi chiedere >al capo? Va bene, chiedi pure, digli che è Ghino che glielo chiede. -
Aryn guardò Ghino alzando un sopracciglio e disse
-Stai attento, dicono che ci siano strane malattie a volte ad andare con certe signorine...alcuni sono diventati ciechi da quanto si dice in giro!-
Lo ammonì il Paladino poi ascoltò il resto del discorso del compagno:
[Ghino] Basta sventolarvi davanti un po' d'oro che diventate sporchi mercenari come metà dei bassifondi di questa lurida città
-Pienamente d'accordo. Non penso ci conoscesse a dovere...-
Aryn buttò uno sguardo verso il fondo della locanda dove, a quanto pare, alcuni avventori stavano discutendo molto animatamente
-Se volete il mio parere non fatevi prendere dall'avarizia o dalla voglia di avventure, raccogliamo qualche informazione su questo tizio, lui stesso ha detto di farlo. Io vorrei informarmi riguardo ai diavoli, non ne so molto ma sono sicuro che i chierici hanno qualche informazione in più.-
Si alzò stiracchiandosi, si passò una mano fra i capelli e concluse:
-Se questa storia dei diavoli è vera è mio dovera andare, gli scopi di quel tizio o le beghe politiche non interessano direttamente la mia missione. Ma se il male calca le terre è dovere di ogni Paladino di Halav alzare la spada ed epurare il mondo dagli abomini.-
Uno sguardo risoluto apparve sul suo viso
NdG:
Descrizione di Aryn:
Molto alto e muscoloso con mani grandi ed il colore della pelle segnato dal sole. Capelli neri solitamente corti e spettinati incorniciano un viso duro e abbronzato con qualche ruga pronunciata sulla fronte. Gli occhi grandi color nocciola si confondono con il suo colorito e un'ispida corta barba nera contorna le guance dell'uomo;non più giovanissimo porta segni evidenti di battaglie passate sul corpo. E' vestito in maniera comune, di cose semplici e povere, una casacca di cotone bianco, dei pantaloni di tela marroni legati alla vita con una cintura di cuoio logora ed un paio di scarponi di cuoio nero. Al collo si intravede una piccola catenlla che scompare all'interno della maglia. Alla vista non sembra avere nessuna arma.
Aryn guardò Ghino alzando un sopracciglio e disse
-Stai attento, dicono che ci siano strane malattie a volte ad andare con certe signorine...alcuni sono diventati ciechi da quanto si dice in giro!-
Lo ammonì il Paladino poi ascoltò il resto del discorso del compagno:
[Ghino] Basta sventolarvi davanti un po' d'oro che diventate sporchi mercenari come metà dei bassifondi di questa lurida città
-Pienamente d'accordo. Non penso ci conoscesse a dovere...-
Aryn buttò uno sguardo verso il fondo della locanda dove, a quanto pare, alcuni avventori stavano discutendo molto animatamente
-Se volete il mio parere non fatevi prendere dall'avarizia o dalla voglia di avventure, raccogliamo qualche informazione su questo tizio, lui stesso ha detto di farlo. Io vorrei informarmi riguardo ai diavoli, non ne so molto ma sono sicuro che i chierici hanno qualche informazione in più.-
Si alzò stiracchiandosi, si passò una mano fra i capelli e concluse:
-Se questa storia dei diavoli è vera è mio dovera andare, gli scopi di quel tizio o le beghe politiche non interessano direttamente la mia missione. Ma se il male calca le terre è dovere di ogni Paladino di Halav alzare la spada ed epurare il mondo dagli abomini.-
Uno sguardo risoluto apparve sul suo viso
NdG:
Descrizione di Aryn:
Molto alto e muscoloso con mani grandi ed il colore della pelle segnato dal sole. Capelli neri solitamente corti e spettinati incorniciano un viso duro e abbronzato con qualche ruga pronunciata sulla fronte. Gli occhi grandi color nocciola si confondono con il suo colorito e un'ispida corta barba nera contorna le guance dell'uomo;non più giovanissimo porta segni evidenti di battaglie passate sul corpo. E' vestito in maniera comune, di cose semplici e povere, una casacca di cotone bianco, dei pantaloni di tela marroni legati alla vita con una cintura di cuoio logora ed un paio di scarponi di cuoio nero. Al collo si intravede una piccola catenlla che scompare all'interno della maglia. Alla vista non sembra avere nessuna arma.
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