giovedì 22 dicembre 2016

DUNGEON MASTER - 21/08 - LISTA 03

Non appena lo scontro ebbe termine e l'ultimo coboldo venne disarmato e legato, la madre del ragazzo sollevò il viso sconvolto dalla disperazione, vide i due chierici e si precipitò come un'invasata verso di loro.

Gettatasi in ginocchio ai piedi di Indevar, gli passò le braccia attorno alle gambe in un abbraccio disperato e guardandolo di sotto in su fra le lacrime cominciò ad implorare: «Vi prego, signore, vi scongiuro: fate qualcosa per mio figlio! Salvatelo! Aiutatelo! Non può morire così, a dodici anni appena! Chiedetemi tutto ciò che volete, ma salvate il mio bambino! Abbiate pietà per una madre disperata!».


Senza nemmeno attendere risposta si spostò a quattro zampe verso Filth ed anche a lui abbracciò le gambe per implorarlo: «Anche voi, signore! Abbiate misericordia! Il mio bambino! Il mio unico figlio! Mai più potrò averne uno, non lasciate che perda l'unico che ho!».

Il viso di Filth si fece terreo ed un'espressione quasi di panico si dipinse sui suoi lineamenti mentre accennava ad arretrare per sottrarsi all'abbraccio: «Donna, ciò che chiedi non è possibile: il ragazzo è morto! Ormai è perduto! Non si torna indietro dalla morte: non c'è modo! Gli dei l'hanno chiamato presso di loro ed è lì il suo posto, ora. È morto, capisci: morto! Fattene una ragione!». Il chierico distolse lo sguardo turbato dalla donna, come ad intendere che non c'era altro da dire sull'argomento.

La donna, respinta ma ancora non rassegnata, si staccò da lui e, tuttora inginocchiata, volse attorno il viso rigato di lacrime e sconvolto dalla disperazione, passando lo sguardo dall'uno all'altro dei presenti come ad implorare comprensione, aiuto, o forse un miracolo.

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