Come pensava: il piccoletto non sapeva nulla più di loro riguardo la
moneta, ma del resto difficilmente quelli più vicini a Raxxla e
Mayraberd si sarebbero messi a spiegare certe cose ai coboldi. Carne da
macello, ecco a cosa servivano i coboldi. Erano tanti, sempre pronti a
fare scorribande, soprattutto se poco rischiose, quindi perfetti da
sguinzagliare nelle campagne per fare tanti piccoli danni sparsi...del
resto poi se ne morivano venti pazienza, ne avrebbero trovati altri
cinquanta per rimpiazzarli.
"...allora andava bene dire di essere
fedeli a questo tizio dal nome strano." terminò la frase Scarlett al
posto suo. "Questi umani oltre a darvi la moneta e dirvi il nome di
quello che praticamente vi dava il suo lasciapassare per le scorrerie,
vi han detto altro? O promesso qualcosa oltre al fare belle incursioni?"
domandò quindi.
"Quando vi portavano ad attaccare una
fattoria o un villaggio, quello che rubavate ve lo lasciavano tenere? O
gli umani volevano tutto il bottino?" aggiunse poi valutando che quella
risposta banale poteva dirla lunga su una cosa molto semplice: ovvero se
gli attacchi erano fatti solo per il gusto di far del male o creare
scompiglio, oppure se con lo scopo preciso di requisire cibo e altro da
portare a Mayraberd.
Lasciò modo ad Ahrar di risponderle,
senza interromperlo, prima di proseguire. Il fatto che il coboldo fosse
collaborativo, per quanto non sapesse chissà che, le fece assumere un
tono meno ostile nei suoi confronti. Non che si fosse dimenticata di
quello che avevano combinato lui e i suoi amici, ma le sembrava più ben
disposto e loquace ora che non pensava di essere sul punto di essere
sgozzato.
"Ahrar, tu mi sembri abbastanza sveglio e
scaltro...nel tempo che quegli umani sono rimasti con voi per portarvi
in giro a saccheggiare, li hai mai sentiti o visti riferire a qualcuno
sopra di loro che li comandava? o li hai mai sentiti parlare, anche tra
loro, riguardo al posto da cui venivano o sul perchè fossero fedeli al
tizio dal nome strano?"
Nessun commento:
Posta un commento