Ciao a tutti!
D'accordo
con Guido ho aggiunto alle informazioni di Scarlett e Morgon che vi
avevo già mandato, anche la parte di chi è rimasto dal Conte e ha
esaminato i rapporti, così da avere tutto raggruppato in un unico posto
^_^
Ciao!
Vale
Il
primo pezzo di seguito riassume i punti salienti scoperti a casa del
Conte (da tutti e poi da chi è rimasto ad esaminare i rapporti):
· I
casini a Mayraberd sono iniziati 6 mesi fa. La fortezza era stata
rimessa in sesto e che la zona pullulava di farabutti di vario genere,
alcuni dei quali apparentemente andavano verso la fortezza per essere
arruolati mentre altri ne uscivano in bande che poi si sparpagliavano
nei territori circostanti. Ormai quelle bande si sono sparpagliate al
punto che si stanno ricevendo i primi rapporti di incidenti dai dintorni
di La Soglia e Kelven
· L
e fortezze Askeran ed Hadrutsono (a nord) state conquistate, come
Iraberd (a sud)che è quella sulla strada che porta a Mayraberd. Mentre
la fortezza di Karkar (a ovest) è in disfacimento e quindi abbandonata.
· Bryosk ci ha riferito che Filth conosce una certa Tionisla, una maga, che vive sulle montagne oltre La Soglia. Sostiene conoscere
il modo per intrufolarsi nella fortezza seguendo certi antichi cunicoli
dimenticati. In cambio del suo aiuto Tionisla richiede che le si dia
una mano a convincere un mago rivale a restituire a Tionisla un manufatto che ora è nelle sue mani. Tionisla inoltre potrebbe sapere cosa è Raxxla.
· attorno
ad una roccaforte sussidiaria di Mayraberd, la fortezza di Karkar,
viene riportato il reperimento di corpi umani isolati divorati
totalmente o in parte, senza segni di lotta nei dintorni ma con evidenti
tracce di impronte artigliate di dimensioni assai superiori a quelle,
ad esempio, dei coboldi.
· Nei
rapporti più volte sono menzionati casi di villaggi completamente
devastati e spopolati, con abbondanti segni di scontri e sangue
dappertutto ma nei quali vennero trovati solo pochissimi corpi di
abitanti, troppo pochi rispetto alla popolazione locale e tutti ridotti
praticamente a pezzi: su dove fossero finiti tutti gli altri abitanti,
vivi o morti che fossero, tuttavia, non vi era alcun indizio. Le
impronte fuori dai villaggi erano irriconoscibili, in particolare a
Leleer videro impronte di carri molto profonde che non coducevano né al
campo dei soldati né a Mayraberd. vi è anche menzione della scomparsa di
alcune piccole unità del nostro esercito, inviate in normali servizi di
pattugliamento ed apparentemente sparite nel nulla.
Dalle quantità di sangue rinvenute sui terreni dei villaggi, il Conte
ipotizza che la gente si a stata macellata per darla in pasto alla
marmaglia di Raxxla
· Tioran
e Aate vicino a Karkan han trovato i carbonai morti divorati, impronte
di zampe artigliate sul terreno della dimensione del piede di un
ragazzo. I corpi sembravano essere stati mangiati da vivi e le parti non
divorate riportavano segni di artigli. Qualche giorno dopo il ranger
Aronar è andato a cercare Tioran e Aate e li ha trovati morti nel loro
campo vicino Karkar. Sono stati seviziati, Tioran aveva una gamba
spolpata e numerose ferite da artigli ma nessuna su organi vitali. Le
loro spade erano coperta da una sostanza grigiastra e viscida e parevano
in parte corrose. Nella radura c’erano anche due aree più o meno
circolari di circa 2 passi di diametro in cuiil terreno sembrava essere
stato corroso. Continuando ad indagare Aronar trovò una radura nella
quale solo poco tempo prima doveva aver avuto luogo uno scontro
particolarmente cruento: le vittime questa volta erano tutte
appartenenti alle truppe di Raxxla. Erano circa trenta cadaveri di
coboldi, fra i quali uno sciamano, oltre a tre orchi combattenti, un
orco chierico di Gruumsh e quattro guerrieri umani( un contingente molto
più numeroso del solito). Tutti i corpi apparivano dilaniati da
profondi tagli prodotti da artigli, ad eccezione di sei coboldi che
dalla posizione scomposta e dai crani fracassati parevano essere morti a
seguito di numerose fratture, come se fossero precipitati al suolo da
grande altezza, solo che al di sopra di quella radura non vi sono dirupi
tali da giustificare una caduta del genere. Le tracce da artigli su
questi ultimi, inoltre, apparivano più profonde ed apparentemente
lasciate da arti più grandi. Al suolo c'era una moltitudine di impronte,
perlopiù sovrapposte le une alle altre fino ad essere irriconoscibili
ma fra le quali potevano distinguersi alcune impronte simili a quelle
viste al campo dei due ranger uccisi due giorni prima. Non c'erano
tracce di altri possibili aggressori, il che suggerisce l'ipotesi che lo
scontro fosse scoppiato per inspiegabili motivi proprio fra due
distinti gruppi di seguaci di Raxxla. Tuttavia anche in questo caso vi
erano alcune aree, cinque per l'esattezza, nelle quali il terreno pareva
essere stato o bruciato o profondamente corroso da un qualche tipo di
acido. Secondo degli esperti, potrebbe trattarsi di esseri provenienti da altre dimensioni che
non possono realmente morire in questa, ma qualora venissero "uccisi"
si limiterebbero a smaterializzarsi per tornare, vivi ancorché malconci,
nella loro dimensione d'origine dalla quale poi non potrebbero tornar
fuori per un tempo che per noi si misurerebbe in decenni, se non in
secoli
· i
seguaci di Raxxla sono fanaticamente legati al loro capoccia, il che li
rende praticamente impermeabili ad ogni tentativo di estirparne
informazioni, o di comprarne la fedeltà, o di infiltrare fra loro spie.
Come segno di riconoscimento fra di loro tutti portano con sé una specie
di moneta, o medaglione, che chiamano corona e che rappresenta per
l'appunto una corona a quattro punte: queste corone sono fatte di
materiali diversi - legno, ottone, ferro, argento, forse perfino oro -
probabilmente a seconda del livello gerarchico di chi le porta
Questo
è quello che ha scoperto Morgon e di cui ha già parlato con Scarlett la
sera in locanda (tranne gli ultimi due punti che li aggiunge la
ragazza):
- La pergamena che Morgon ha “accidentalmente” preso dal Conte, parla di una certa isola di Kan-Thor e riporta il motto “Affinchè il Canto non abbia mai fine”. Il sigillo posto sulla pergamena è stato analizzato magicamente da Scarlett, la quale ha capito che la pergamena è protetta da due incantesimi che, in sostanza, lavorano in sincronia: uno serve ad individuare l’allineamento di chi la legge e, nel caso non corrisponda a quanto stabilito, il secondo si occupa di incenerire la pergamena. Letta da Morgon e Scarlett l’incantesimo non si è attivato.
- Il nome Kan-Thor Morgon lo ha ritrovato anche su delle pagine aggiunte ad un libro che ha acquistato dal libraio Humbertus. Queste pagine sono scritte in una lingua sconosciuta sia a Morgon che a Scarlett e riportano il disegno di un’isola. Analizzate magicamente hanno rivelato il nome Kan-Thor.
- Il libro è giunto nelle mani di Humbertus una ventina d'anni fa, insieme ad altri tomi provenienti dallo smantellamento della sede di un ordine cavalleresco decaduto, o di una società segreta, o qualcosa del genere, riportato semplicemente come "La Confraternita". La Confraternita era, per l'appunto, una confraternita di ricchi perdigiorno che giocavano a fare i cavalieri, con rituali tanto misteriosi quanto puerili, in una sede piazzata in un castelluccio mezzo in rovina fuori città. Naturalmente nella messinscena non potevano mancare libroni dall'aria antica e misteriosa, il che probabilmente spiega il perché fra gli altri avevano anche quello che ha acquistato Morgon. Tuttavia Hombertus non aveva la minima idea di come se lo fossero procurato.Sapeva solo come finì nelle sue mani. Quei dementi andavano pazzi per i loro rituali bislacchi, ma il guaio per loro fu che una volta ci scappò il morto: un giovane imbecille che si accoppò durante il rituale dell'iniziazione. Solo che il giovane imbecille era il figlio minore di un pezzo grosso ed allora addio Confraternita.
- Issus ha parlato di Humbertus con Scarlett e le ha detto che è un vecchio antiquario cha sa tutto quel che c'è da sapere sui libri, anche quelli più strani e rari: li vende e campa di quello, ma pare che ogni vendita la faccia al cliente giusto: è un po' come se ogni volta affidasse ad un padre adottivo un trovatello da accudire, per cui se non gli va a genio l'idea che qualcuno compri un certo libro, non lo vende e basta.
- Scarlett aggiunge che è riuscita a risalire al motto “Affinchè il canto non abbia mai fine”, appartenente a quelli che si fanno chiamare Cantori.
Questi
di seguito invece sono gli appunti di Scarlett con le informazioni che
le ha fornito Issus. Ho sottolineato quelle che sono le creature che le
sono state descritte da Issus e i livelli del mastio di Mayraberd.
· Ci
sono diverse forze in campo per contrastare Raxxla, principalmente tre,
e tutte operano per il bene ma ognuna pensa che le altre lo facciano in
modo sbagliato. Ci sono quindi sicuramente altri gruppi di avventurieri
ingaggiati che faranno di tutto per metterci i bastoni tra le ruote,
perché chi arriva secondo non prende nessun trofeo.
· Mayraberd
sorge su un grande roccione, del quale copre completamente la sommità,
così che le sue mura strapiombano verticalmente sulla piana sottostante.
Al di là delle mura c'è solo una serie di cortili separati da mura
interne, quasi del tutto vuoti e privi di posti per nascondersi. Una
volta entrati bisogna trovare un varco per scendere nel cuore della
roccia sottostante: infatti tutte le strutture, alloggiamenti,
magazzini, eccetera, sono ricavate nel cuore stesso della montagna.
L'unica eccezione a questo è il mastio, che riempie quasi per intero la
corte più grande e nel quale risiedono i capi. Per
entrare Issus aveva scelto di impadronirsi dell'abbigliamento e delle
"corone" di due umani catturati durante una scaramuccia e
successivamente interrogati e giustiziati, dopodiché si è accodato ad un
gruppo di nemici di rientro nella fortezza.
Issus
conferma che devono sicuramente esserci ulteriori accessi, anche
cunicoli, perché in ogni caso le bande di predoni che partono da
Mayraberd non escono dal portone principale che è sorvegliato giorno e
notte dal Generale Dunfield
· gran
parte della fortezza si sviluppa sotto terra, con cunicoli e sale in
parte grezzi ed in parte rinforzati in muratura. Le parti in muratura
viste recavano
evidenti tracce di attività edilizie di un certo pregio, seppure in uno
stile un po' antico: presumibilmente quelle parti risalgano ai tempi in
cui quella era una fortezza di confine, con una guarnigione di truppe del Granducato.
Là sotto han trovato: goblin, orchi e gnoll, per lo più; e poi rinnegati umani, nani e perfino elfi e mezzelfi
Là sotto han trovato: goblin, orchi e gnoll, per lo più; e poi rinnegati umani, nani e perfino elfi e mezzelfi
· Aggirandosi
per i cunicoli sotterranei (purtroppo non c’è una mappa di questa parte
perché è stata girata “a istinto”) si giunge in una sala rettangolare
ed abbastanza ampia, con vari tavoli e rastrelliere per armi lungo le
pareti: una specie di corpo di guardia, visto che da lì due rampe di
scale uguali e simmetriche salgono al piano superiore. E qui si arriva
al primo livello del mastio.
· Il
mastio dovrebbe avere all’incirca pianta rettangolare, con muri spessi
almeno 5 spanne. È costituito da almeno quattro piani (Issus non ha
potuto verificare se ce ne fossero altri oltre il quarto), il primo dei
quali è al livello del cortile esterno. Non ha finestre ma solo poche e
piccole feritoie, larghe circa una spanna ciascuna e poste in fondo a
strombature profonde all'incirca metà dello spessore delle mura; di
conseguenza, di luce naturale all'interno ce n'è ben poca, per cui tutti
i vani interni sono o in penombra o illuminati da chiazze di luce date
da torce o lanterne. Fa eccezione solo il quarto piano.
· Primo livello del mastio:
Le due rampe di scale portano entrambe sullo stesso corridoio, ciascuna
ad una estremità. Sulla parete rivolta all'esterno lungo questo
corridoio c’è un robusto portone rinforzato che probabilmente sbuca
nella corte interna e, a parte la via dei sotterranei, è l’unico altro
accesso al mastio. Il corridoio è pericoloso: sul lato di fronte al
portone ci sono tre porte, una centrale più grande e due più piccole.
Quella centrale dà su un vestibolo, mentre le due laterali danno su due
stanze dedicate alle guardie.
Qui c’erano due guardie descritte come uomini di taglia molto grossa con la testa di bovini, con grandi corna rivolte in avanti come i tori. Sono molto grossi e minacciosi ma non particolarmente svegli. Ne han viste due, ma potrebbero essercene di più.
Entrando nel vestibolo ci sono tre porte: le due sui lati rispetto all'ingresso da cui si entra danno sui due locali di guardia; la terza, di fronte all'ingresso, dà su una piccola zona di detenzione e di tortura. Superato il vestibolo, il corridoio delle celle si dirama su due rami più o meno uguali: le celle sono sull'esterno di entrambi i corridoi, mentre la sala di tortura si trova compresa fra i due corridoi. Passando in uno dei due corridoi si arriva ad una rampa di scale che porta al piano superiore. Dal pianerottolo su cui si arriva parte un’altra scala di fronte che scende.Al pian terreno han visto aggirarsi anche un grosso cubo di gelatina verdognola, circa quattro o cinque palmi di lato, che andava in giro inglobandosi tutto ciò che incontrava.
Qui c’erano due guardie descritte come uomini di taglia molto grossa con la testa di bovini, con grandi corna rivolte in avanti come i tori. Sono molto grossi e minacciosi ma non particolarmente svegli. Ne han viste due, ma potrebbero essercene di più.
Entrando nel vestibolo ci sono tre porte: le due sui lati rispetto all'ingresso da cui si entra danno sui due locali di guardia; la terza, di fronte all'ingresso, dà su una piccola zona di detenzione e di tortura. Superato il vestibolo, il corridoio delle celle si dirama su due rami più o meno uguali: le celle sono sull'esterno di entrambi i corridoi, mentre la sala di tortura si trova compresa fra i due corridoi. Passando in uno dei due corridoi si arriva ad una rampa di scale che porta al piano superiore. Dal pianerottolo su cui si arriva parte un’altra scala di fronte che scende.Al pian terreno han visto aggirarsi anche un grosso cubo di gelatina verdognola, circa quattro o cinque palmi di lato, che andava in giro inglobandosi tutto ciò che incontrava.
· Secondo livello del mastio:
In cima alle scale c'era un pianerottolo sul quale si apre una singola
porta, robusta e chiusa semplicemente con la maniglia. All’interno c'è
una sala piuttosto ampia al centro della quale si trova un grosso tavolo
rettangolare; alle pareti qualche trofeo e su un tavolo più piccolo in
un angolo c'erano un paio di piccole botti da birra ed una scorta di
boccali. C'è una porta al centro del lato destro rispetto all’ingresso
(presumibilmente armeria senza uscite, hanno intravisto rastrelliere) ed
un'altra all'estremità sinistra della parete di fronte all'ingresso; in
fondo a sinistra sul lato da cui si entra c'è un'altra porta, più
piccola ma non si sa dove porti. Qui
han visto un essere dall'aria molliccia, più o meno sferico e di cinque
o sei spanne di diametro, che fluttua nell'aria, con un grosso occhio
al di sopra della bocca irta di denti acuminati, una decina di altri
occhi più piccoli in cima a dei tentacoli nella parte superiore del
corpo, e quattro tentacoli più grossi privi di occhi nella parte
inferiore che usa un po' come se fossero mani.
· Presero
la porta in fondo a sinistra che porta in una specie di refettorio: due
lunghi tavoli paralleli con sopra stoviglie e boccali ed accanto lunghe
panche; sulla destra una porta che dà su una cucina con una piccola
dispensa; di fronte alla porta d'ingresso c'è l'inizio di una scala,
sotto la quale c’è una porticina (presumibilmente un ripostiglio). Qui
hanno incontrato due orchi e il cuoco umano.
· Terzo livello del mastio:
Salendo la rampa di scale in fondo alla sala da pranzo si arriva
all'estremità di una sala molto grande a tre navate con la centrale più
larga (occupa presumibilmente tutta la superficie del mastio) che sembra
essere la sala del trono della fortezza; c'è un trono sopra una pedana a
tre gradini posta verso il fondo della sala staccato di qualche passo
dalla parete di fondo, contro la quale ci sono invece due statue
piuttosto mostruose, una a destra ed una a sinistra del trono, poi c'è
una doppia fila di colonne quadrate, quattro o cinque per parte, contro
ciascuna delle quali si trova una statua di marmo bianco posta su un
basso piedistallo.
Quando il ragazzo con Issus inoltrò nella navata principale, arrivò sì e no all'altezza della seconda coppia di colonne e poi le statue delle prime due coppie di colonne presero vita, lo circondarono e lo afferrarono. La spada le scalfisce a malapena, secondo Issus è decisamente meglio avere delle mazze ferrate e, possibilmente, magiche.
Quando il ragazzo con Issus inoltrò nella navata principale, arrivò sì e no all'altezza della seconda coppia di colonne e poi le statue delle prime due coppie di colonne presero vita, lo circondarono e lo afferrarono. La spada le scalfisce a malapena, secondo Issus è decisamente meglio avere delle mazze ferrate e, possibilmente, magiche.
Issus
e Fesses (l’apprendista) furono catturati qui, imprigionati e
torturati. Issus in seguito è riuscito a fuggire perché gli addetti alle
torture fisiche hanno dimenticato un attrezzo di tortura abbastanza
vicino da permettergli di prenderlo e forzare gli anelli che lo tenevano
prigioniero. Ammette di non sapere se è stata una svista, dato che
comunque era ridotto a poco più di una larva, o se lo hanno “lasciato
andare” nel tentativo di far dissuadere le truppe del Generale Dunfield
che avrebbero visto come era stato ridotto.
· Quarto livello del mastio:
i capi, come li chiama Issus, li incontrava quasi sempre qui. C’è un
locale vuoto, ha solo tre gradini a metà lunghezza, larghi come l'intera
stanza. Nella parte bassa della stanza c’è qualche guardia, a volte,
ma non sempre perché i capi non sembrano averne bisogno. Loro stanno
nella parte rialzata della stanza: sono Raxxla e
un po’ dietro ci sono forse un paio di suoi simili, hanno corpi molto
esili e mani adunche con lunghissime dita secche come zampe di ragno. Raxxla era completamente circondato da una sfera luminescente, di uno sgradevole colore verde acido.
Quando Fesses fu ucciso la sfera sparì, il ragazzo si avvicinò, come
in trance, poi le mani di Raxxla gli afferrarono la testa. Issus poi
ricorda solo un rumore orribile e il corpo del ragazzo ricadere
all'indietro con la testa insanguinata, e poi la sfera ricomparve. Con
ogni probabilità si tratta di una sfera di protezione e va eliminata
altrimenti Raxxla è con ogni probabilità intoccabile. Quando veniva
portato al cospetto di Raxxla, alla sua sinistra c'era quel mostro dal
grande occhio che probabilmente lo teneva sotto una qualche sorta di
incantesimo perché Issus dice che provava un terrore indicibile.
· Oltre
alla sfera di protezione, Raxxla utilizza quasi certamente poteri
mentali. Issus dice di essere stato torturato psichicamente da lui, gli
ha rivoltato contro i suoi stessi ricordi e, inoltre, deve avergli fatto
una sorta di incantesimo che gli impedisce di vedere in volto Raxxla e
gli rende estremamente difficile parlare di lui e di Mayraberd in
generale.
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