Abbandonando le cavalcature nelle mani dello stalliere (sì, c'è anche
lui!), il gruppo compatto, ad eccezione del solo Aryn, avanza fino ad
inoltrarsi nel primo tratto di sottobosco: passati i primi cespugli la
vegetazione al suolo si dirada un po', consentendo di vedere fino a
qualche decina di metri di distanza anche se non nitidamente a causa
della penombra.
Ad una certa distanza c'è Aryn che sta camminando con circospezione,
scudo imbracciato e spada in pugno; all'improvviso gli altri lo vedono
inciampare e poi chinarsi come per osservare qualcosa.
In lontananza si odono i rumori di gente che pare intenta a correre nel sottobosco allontanandosi dal luogo dell'agguato.
Nei dintorni, invece, non si vede nessuno.
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