martedì 16 maggio 2017

DUNGEON MASTER - 23/08 - LISTA 03

Issus guardò stupito il nano. «Io ho vissuto per lo più in città», osservò, «ma anche così riesco a sapere che a gettare dei cadaveri in un corso d'acqua lo si avvelena per parecchio tempo. Diciotto cadaveroni come quelli, poi... Tu fa' come vuoi, ma in questo non intendo aiutarti. Piuttosto, andrò a dare un'occhiata in giro per vedere se c'è un posto meno macabro per trascorrere la notte. Torno fra poco...».

Detto questo fece per allontanarsi ma poi, come per un ripensamento, si arrestò, gettò un'occhiata sul bastone da mago che Vixiar aveva preso dallo sciamano e rivolgendosi a Scarlett disse: «Amore, io non me ne intendo di bastoni da mago, ma lui uno ce l'ha già e tu invece no: non è che potrebbe venirti utile averne uno?». Si volse per lasciare la radura, ma nel movimento gli sfuggì una smorfia. «Ah, già... quasi dimenticavo che sono ancora ferito», commentò quasi fra sé. Accostandosi ad Indevar disse: «Mio caro chierico, francamente non me ne importa molto se non fai un tubo per tutto il combattimento: mi basta che al momento buono tu guarisca chi ne ha bisogno. Me, per esempio...», concluse accennando alla ferita che gli segnava il fianco.

Indevar si concesse un mezzo sorriso mentre commentava: «Ragionamento ineccepibile...». Subito dopo impose le mani sulla ferita e recitò una preghiera. «Hm... molto meglio!», commentò Issus muovendo il braccio avanti e indietro. «Appena un po' indolenzito ancora... ma passerà: grazie, amico!». Allungò la mano per dare una pacca sul braccio al chierico, poi si avviò a passo spedito verso il bosco e scomparve fra le frasche.

Lo spadaccino fece ritorno dopo qualche tempo. «Qui a monte c'è un anfratto discretamente profondo, quasi una caverna, che mi pare facilmente difendibile e dove si può anche accendere un piccolo fuoco, che dovrebbe restare poco visibile usando l'accortezza di tenerlo verso il fondo. Ci si arriva abbastanza presto: basta risalire il ruscello verso monte per un po', fino a dove forma una pozza di acqua tranquilla, e poi prendere verso destra ed in su per un altro po'. Che ne dite?».

Poi si avvicinò a Scarlett ed a bassa voce aggiunse: «Io mi sento sporco e sudato per il combattimento e l'idea di bagnarmi in quella pozza mi attira, anche se l'acqua sarà freddina. E poi... hmmm... mi attira anche l'idea di vedere che effetto farebbe l'acqua fredda sulla tua pelle... se la cosa ti va. A proposito, dalla caverna la pozza non si vede: è nascosta dagli alberi...».

[NdG] Issus parla a voce abbastanza sommessa da evitare di essere sentito se non da un ascoltatore attento ed a breve distanza...

[NdG] Visto il perdurante silenzio, Vixiar si può tenere tutte le monete. Per i due pugnali, uno lo ha già richiesto Kreena e quindi se lo prende mentre l'altro va ad Elwing, se lo vuole; tuttavia ancora non sapete nulla di essi...

[NdG] In merito al bastone da mago, avete scoperto soltanto che gli intagli non sono una scrittura e che le due pietre dure incastonate possono essere rimosse facendo semplicemente leva con la punta di un coltello. Le pietre in sé non sembrano preziose anche se sono abbastanza belle a vedersi: entrambe sono lisce, leggermente ovali e di dimensioni paragonabili a piccole noci, una è azzurra con venature di quarzo e l'altra è quasi nera con venature bianche.

In risposta a Tannen:
«A me non va affatto di dividere il posto dove dormo con dei cadaveri», confidò a bassa voce Issus a Jean, «ma qui pare non volersi muovere nessuno: io adesso me ne vado a fare una piccola ispezione a monte del sentiero... seguimi, se ti va di venire a coprirmi le spalle... non si sa mai... altrimenti faccio da solo».
 

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