mercoledì 31 maggio 2017

DUNGEON MASTER - 24/08 - LISTA 03

Filth seguì con bonaria rassegnazione l'ennesimo battibecco fra i suoi alquanto indisciplinati seguaci: certo un po' meno individualismo avrebbe potuto rendere il gruppo molto più efficace; d'altro canto, forse una squadra almeno apparentemente così male assortita avrebbe potuto avere dalla sua una certa qual maggiore inventiva una volta messa di fronte a problemi che avrebbero mandato più facilmente in crisi gente più coesa ma meno dotata di personale iniziativa... o almeno questo era ciò che il paziente chierico si stava augurando di cuore in quel momento...

Comunque...

«Amici miei», intervenne Filth, «se per voi non è un problema, che ne direste di rimetterci in cammino?». Ciò detto diede personalmente il buon esempio, raccolse il suo magro bagaglio e si avviò per la discesa verso la radura, senza nemmeno dar segno di curarsi se fosse seguito o meno dagli altri.

[NdG] Da qui in avanti nella mail assumo che il mio simpatico gruppetto di litigiosi eroi segua effettivamente Filth... altrimenti qui ci diventiamo vecchi (ed a me non ci manca molto...). Nel caso qualcuno volesse fare il bastian contrario, che parli ora o taccia per sempre...

[GdR]

Il gruppo ridiscese alla radura, bene o male si rimise nella prevista formazione di marcia e riprese il cammino verso la residenza di Tionisla.

Per qualche tempo la marcia procedette tranquilla ed anche tutto sommato piacevole: il tempo era bello, la pendenza del sentiero ragionevole, gli uccellini cantavano e via dicendo. Il loro cammino si snodava lungo il versante destro (NdG: orografico) della valle, con il torrente che spumeggiava gioioso alla loro destra dieci o venti metri più in basso, mentre sulla sinistra il pendio si ergeva su di loro a tratti ripido ma uniforme ed erboso ed a tratti scosceso e sassoso.

Fu proprio lungo uno di questi tratti scoscesi che dopo due o tre ore di cammino accadde un incidente imprevisto.

L'attenzione di tutti fu attratta verso l'alto da un rumore di fogliame smosso, seguito da un bramito di dolore e da un ruggito: mentre tutte le teste si rivolgevano istintivamente all'insù, dal bosco al di sopra dello sfasciume che in quel punto dominava il sentiero sbucò una giovane cerva in fuga che, nel vedere il terreno terminare bruscamente davanti a sé, lanciò un nuovo bramito di terrore e poi rotolò giù in mezzo ad una piccola frana di sassi e terriccio, fino a giungere a fermarsi sul sentiero dove rimase a giacere ansimante sul fianco.

[NdG] La cerva si trova ora sul sentiero pochi passi più avanti rispetto a voi e giace al suolo in mezzo ad un disastro di sassi, ghiaia e terriccio: il fianco visibile mostra chiaramente che è ferita, sia da numerose escoriazioni causate dalla caduta lungo il pendio, sia da una serie di quattro lunghi graffi paralleli; è ragionevole aspettarsi che anche l'altro fianco sia analogamente danneggiato dalla caduta, tuttavia, avendo udito un unico bramito di dolore, probabilmente non reca anche da quella parte segni di graffi di artigli. Sebbene ferita, la cerva non sembra aver subito danni troppo gravi dalla sua disavventura. In ogni caso, non si sente più nulla riguardo al misterioso predatore che deve averla aggredita inducendola alla sua rovinosa fuga.

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