Mentre i vari oggetti magici o presunti tali venivano esaminati, le
monete sparirono nelle tasche di Vixiar senza che nessuno si opponesse.
Jean prese mentalmente nota del fatto che in quel gruppo, con tutta
evidenza, non si spartiva equamente ciò che proveniva dal "lavoro", ma
dal suo viso non trapelò assolutamente nulla.
Issus gli si avvicinò e
gli confidò il proprio pensiero circa il dormire nei pressi di quella
carneficina; dire che fosse d'accordo con l'altro era riduttivo!
Come
da di lui richiesta, lo seguì nella breve perlustrazione che portò alla
scoperta della grotta, sicuramente più adatta a trascorrere la notte.
Tutti furono più o meno d'accordo con loro, ma nel frattempo
proseguivano le analisi e le discussioni intorno a pugnali e bastoni...
la bocca di Jean era tirata in una lievissima smorfia: come sempre la
magia si rivelava infida, inaffidabile, pericolosa. Quindici minuti
prima il geniale Vixiar aveva sparato una palla di fuoco in mezzo al
gruppo, alla stregua di un comandante che ordina agli arcieri di tirare
nella mischia mentre i propri fanti hanno già ingaggiato battaglia,
adesso si scopriva che il bastone dello sciamano aveva un effetto
negativo sul portatore... Il suo rapporto con le arti arcane non
accennava proprio a migliorare!
Si disinteressò del dibattito,
tanto più che nessuno gli aveva offerto nulla o chiesto il suo aiuto.
In silenzio, si affiancò ad Haza per dargli una mano con i cadaveri dei
bugbear. Erano stati avversari fin troppo fieri ed i morti andavano
sempre e comunque rispettati, con poche possibili eccezioni, inoltre
lasciare un campo di battaglia simile non era una buona idea secondo
lui...
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