La Notte era passata tranquilla,senza incontri imprevisti o
potenzialmente pericolosi. Dopo il proprio turno di guardia,dormì
comodamente sulla propria coperta di pelliccia,nel posto scelto già la
sera prima,tenendo il pugnale accanto alla mandritta,pronto per essere
impugnato in un'eventualità di pericolo. Il sonno per lei fu ristoratore
e quando gli ultimi d gruppo smontavano il turno di guardia,alle prime
luci dell'alba,lei era già sveglia.Era abituata ad alzarsi
presto,seguendo i ritmi naturali. In poco tempo raccolse i suoi
averi,cancellò le tracce del fuoco e,mentre gli altri si preparavano,si
diresse all'esterno,con l'obiettivo di inoltrarsi nei suoi amati i
boschi,per salutarli.Fece un ultimo giro tra le fronde,ritirò i pochi
cappi che aveva sparso come trappole di caccia e si fece un bagno nel
laghetto,beandosi dei bagliori dell'alba.Una volta
rinfrescatasi,sotterrò la sua prima punta di freccia ai piedi di una
quercia secolare.L'aveva scolpita con l'aiuto del suo maestro,quando
ancora stava imparando tutto di quei luoghi e di quella vita.Non sapeva
se sarebbe tornata da quel viaggio,per lei quel gesto fu come il lascito
di una figlia ad una Madre.Una volta compiuto tutto ciò,rientrò
nell'anfratto e recuperò i propri effetti,unendosi al gruppo.
Partì con loro,cancellando le loro tracce da quel posto,come aveva promesso. Si guardò indietro una sola volta,rimirando i suoi boschi,in un ultimo,intenso saluto.Poi il suo sguardo chiaro rimase diretto in avanti,verso il sentiero e verso quel viaggio che stava intraprendendo.
Partì con loro,cancellando le loro tracce da quel posto,come aveva promesso. Si guardò indietro una sola volta,rimirando i suoi boschi,in un ultimo,intenso saluto.Poi il suo sguardo chiaro rimase diretto in avanti,verso il sentiero e verso quel viaggio che stava intraprendendo.
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