mercoledì 31 maggio 2017

TANNEN - 23/08 - LISTA 03

La notte era passata in modo tranquillo ed il turno di guardia non era stato particolarmente massacrante: ricordava distintamente ore di buio peggiori... Si alzò, dunque, piuttosto motivato e sorridente. La colazione, seppure frugale, aveva ulteriormente contribuito al buon umore. Era pronto a partire e, mentre aspettava che tutti gli zaini fossero in spalla ed i libri fossero chiusi, sedette sull'erba con la schiena appoggiata ad un tronco, estraendo una piccola busta di pelle da una tasca interna: ne cavò una foglia intera di colore marrone, che riempì con una miscela di altre foglie tritate, arrotolandola. Usò la pietra focaia per accenderne un'estremità, quindi prese soddisfatto a fumare, immerso nei propri pensieri mentre emetteva dense volute di fumo dalle narici e dalla bocca, godendosi il sole sulla faccia. Una volta terminato, spense con cura le pur piccolissime braci rimaste in modo da evitare qualunque tipo di rischio di incendio e si alzò, pronto alla marcia.
Come aveva imparato nel corso degli anni, purtroppo, il suo stato di quiete non era destinato a durare. Il mago Vixiar, senza nemmeno il buongiorno, si era rivolto a lui ed Issus progettando la futura strategia di battaglia, in modo che le sue follie pirotecniche non rischiassero di ammazzare nessuno. Sospirò profondamente, lanciando un'occhiata all'altro spadaccino prima di rispondere:
"Tu capisci che qualcuno possa avere un grande timore dei poteri arcani e presumi di sapere molte altre cose, immagino. Non vorrei apparire presuntuoso, ma ti farò un breve elenco delle cose che viceversa non sai o non presumi nel modo corretto... Per prima cosa eviterò di ammorbidire il concetto che ti ho già esposto ieri, perché ritengo non sia stato recepito nel modo corretto: se tu lanci un'altra palla di fuoco in mezzo ad un gruppo di nemici, fregandotene di chi altro potresti danneggiare oltre a loro, ed io sopravvivo di nuovo, appena mi sarà possibile ti taglierò personalmente le palle e te le ficcherò in gola. Se non riesci a capire che prendere addosso quella roba potrebbe ammazzarti, possiamo provare a chiedere a Scarlett se è così gentile da lanciartene una mentre espleti i tuoi bisogni quotidiani e poi vedere come ne esci. Il secondo punto riguarda la tua idea di battaglia... Vedi Vixiar, tu stai in mezzo ad un campo di battaglia come quello di ieri e ti concentri per lanciare i tuoi incantesimi. Lo fai perché altri si buttano fisicamente addosso ai nemici, in modo tale che quelli nel frattempo che non vengano ad infilarti una spada nel culo. E' mera strategia militare, roba facilmente comprensibile rispetto a ciò che hai studiato nella vita. Se il tuo ringraziamento per questo è quello di sbattertene le palle dei rischi che così facendo si corrono, possiamo rapidamente cambiare tattica. Forse ti sfugge, ma quando noi combattenti da mischia stiamo per portare un attacco, mentre tu chiacchieri in maghese, abbiamo valutato attimi e frazioni di secondo che possono fare la differenza tra la vita e la morte, nostre come dei nostri nemici. Se devo preoccuparmi anche del fatto che tu non stia per tentare di incenerirmi, la soluzione che propongo è la seguente: me ne rimarrò a distanza ad osservarti, fintanto che non avrai finito di salmodiare. Se non avrai bisogno del mio aiuto, tanto meglio. In caso contrario, arriverò appena sarò certo che non puoi nuocermi. Che ne pensi? La trovi soddisfacente?"

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